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bene culturale | pala d'altare |
soggetto | Sposalizio mistico di Santa Caterina con San Giovanni Battista, San Pietro, San Paolo, San Sebastiano |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 08 00051400 |
localizzazione | Italia, Emilia Romagna, BO, Bolognap.zza S. Domenico, 13 |
contenitore | chiesa, basilica, Chiesa di S. Domenico, Convento di S. Domenico, p.zza S. Domenico, 13, dodicesima cappella a destra (già cappella Casali) |
datazione | sec. XVI ; 1501 - 1501 [data] |
autore | Lippi Filippino (1457 ca./ 1504), |
materia tecnica | tavola/ pittura a olio |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero dell'Interno, Fondo Edifici di Culto (F.E.C.) |
dati analitici | Dipinto d'altare ad olio su tavola.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | La cultura figurativa bolognese di fine Quattrocento inizio Cinquecento ruotava attorno alla corte bentivolesca che, nel passaggio tra i due secoli, riviveva (in particolare modo per le arti figurative) una grande capacità di gestione di molteplici intrecci intellettuali, alimentati da scambi con altre realtà. Se a partire dal settimo decennio del Quattrocento furono i pittori ferraresi a dettari le leggi dell'arte (Del Cossa, De' Roberti, Costa), i primi anni del Cinquecento si caratterizzarono per l'intensificarsi di suggestioni extra regionali, ben rappresentate dall'arrivo in città di opere di altissimo livello qualitativo: la pala Casio di Boltraffio (1501), la pala in San Giovanni in Monte di Perugino (1499/1504), la pala in San Domenico di Filippino Lippi (1501). Quest'ultima ben rappresenta il momento di "crisi delle forme quattrocentesche e del mutamento di contenuto dell'antico, non più inteso come grammatica formale, ma come citazione colta tratta dal repertorio antiquiariale (cfr. le sfingi alate del trono della Madonna, il bassorilievo della trabeazione). Il dipinto di Filippino porta anche a Bologna la traccia dei mutamenti della condizione intellettuale che dalla "gravitas" quattrocentesca passa all'adesione della "filosofia dell'anima" di matrice intellettualistica neoplatonica. Stilisticamente ciò si traduce nella scelta di un linearismo accentuato, a tratti tormentato (come nel mantello della santa Caterina) che ritaglia forme nitidissime, risolte coloristicamente da una tavolozza brillante, quasi smaltata. La pala della cappella Casali non ebbe immediato impatto sulla situazione bolognese o, per meglio dire, questo va rintracciato nella tendenza verso l'inquietudine sperimentale che si esprimerà in sottotraccia nell'opera di Francia e Costa per manifestarsi apertamente con Amico Aspertini. |
bibliografia | Gnudi C.( 1957)pp. 50, 71; Romano G.( 1981)v. VI pp. 27-28; Lucco M.( 1985)p. 146; Bernardini C.( 1983)pp. 3-4 |
definizione | pala d'altare |
regione | Emilia Romagna |
provincia | Bologna |
comune | Bologna |
indirizzo | p.zza S. Domenico, 13 |
ente schedatore | S08 |
ente competente | S08 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Orsi O.; Funzionario responsabile: D'Amico R.; Trascrizione per informatizzazione: Sabbatini S. (1997); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Orsi O. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1996 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 44.489800 |
longitudine | 11.343435 |