immagine | - immagine non disponibile - |
bene culturale | bifora |
soggetto | stemma del Popolo di Firenze |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00292989 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, FirenzeNR (recupero pregresso) |
contenitore | palazzo, comunale, Palazzo Vecchio o della Signoria, NR (recupero pregresso), Museo di Palazzo Vecchio, Cortile della Dogana di fronte al terrazzo della Dogana, secondo piano finestra centrale |
datazione | secc. XIII/ XIV ; 1299 (post) - 1310 (ca.) [bibliografia] |
ambito culturale | bottega fiorentina, esecutore(bibliografia) |
autore | Arnolfo di Cambio (1245 ca./ ante 1310), |
materia tecnica | pietra/ sculturamarmo/ scultura |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Firenze |
dati analitici | Semicolonne, stipiti, colonna, capitelli, archi trilobati, archivolto.Decorazioni: capitelli con foglie d'acanto; modanature; scudo araldico. |
notizie storico-critiche | Sulla scorta della testimonianza del Vasari il progetto del "Palagio novo" iniziato a costruirsi nel febbraio del 1298 (st. fior.) è attribuito ad Arnolfo di Cambio. Ha contribuito all'affermarsi di questa tradizione la provvisione del consiglio dei cento del 1 aprile 1300 con la quale il "famosior Magister" veniva esentato da ogni gravame fiscale quale architetto della cattedrale fiorentina di Santa Reparata, rendendo probabile l'ipotesi -certi questi rapporti- che per la sua massima impresa pubblica il Comune si avvalesse dell'aiuto dell'Opera del Duomo e dunque almeno del consiglio di Arnolfo. La critica moderna si mostra piuttosto cauta a riconoscergli il progetto del nuovo Palazzo del Podestà, tuttavia al di là delle vaste manomissioni subite già dal XV secolo, viene notato come molti "elementi sembrano dimostrare la presenza decisiva di idee arnolfiane alla base della fabbrica attuale" (Romanini), fra cui la calibrata, elegante struttura delle finestre a bifora secondo una tipologia che troverà imitazioni ed interpretazioni nei palazzi fiorentini fin tutto il Rinascimento. Le bifore occluse per la maggior parte al tempo delle trasformazioni cinquecentesche sono state riaperte ed ampiamente integrate durante i lavori di sistemazione del palazzo eseguiti sotto la guida di Alfredo Lensi, nei primi decenni del secolo XX. Viene comunemente ritenuta l'unica bifora originale superstite quella ritrovata nella parete di accesso dalla sala dei Gigli alla cosiddetta stanza del Machiavelli. |
committenza | Repubblica fiorentina |
definizione | bifora |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | NR (recupero pregresso) |
ente schedatore | L. 41/1986 |
ente competente | S128 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Protesti A.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: Reggioli C./ Orfanello T. (1998); Aggiornamento-revisione: Reggioli C. (1998), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Orfanello T. (1999), |
anno creazione | 1988 |
anno modifica | 1998; 1999; 2006 |
latitudine | 43.779926 |
longitudine | 11.245030 |