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Opera d'arte stemmi a Venezia

L'opera d'arte stemmi - codice 05 00641099 si trova nel comune di Venezia, capoluogo dell'omonima provincia sita in arsenale, Arsenale Militare, sestiere Castello, rio de le Vergini, esterno, torre angolare del muro dell'Arsenale, sotto a comparto rettangolare
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bene culturalerilievo, opera isolata
soggettostemmi
tipo schedaOA_3.00
codice univoco05 00641099
localizzazioneITALIA, Veneto, VE, Veneziasestiere Castello, rio de le Vergini
contenitorearsenale, Arsenale Militare, sestiere Castello, rio de le Vergini, esterno, torre angolare del muro dell'Arsenale, sotto a comparto rettangolare
datazionesec. XVI secondo quarto; 1528 - 1528 [data]
ambito culturaleproduzione veneziana(contesto)
materia tecnicapietra d'Istria
misurecm, alt. 30, largh. 100,
condizione giuridicaproprietà Stato, Marina Militare
dati analiticielemento lapideo rettangolare con tre stemmi a rilievo e iscrizionestemmi (Dolfin, Sagredo, Capello)STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: stemma, Qualificazione: gentilizio, Identificazione: famiglia Dolfin, Posizione: primo stemma da sinistra, Descrizione : partito, al delfino dell'uno all'altro, ; STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: stemma, Qualificazione: gentilizio, Identificazione: famiglia Sagredo, Posizione: secondo stemma da sinistra, Descrizione : alla fascia, ; STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: stemma, Qualificazione: gentilizio, Identificazione: famiglia Capello, Posizione: terzo stemma da sinistra, Descrizione : troncato, al cappello all'antica, dell'uno all'altro,
notizie storico-critichei tre stemmi sono scolpiti a rilievo su lastra rettangolare murata presso una delle torri dell’Arsenale di Venezia. Gli scudi, che appartengono (da sinistra verso destra) alla famiglia Dolfin, Sagredo e Capello, sono da collegarsi probabilmente ai Provveditori all’Arsenale: “Il governo dell’Arsenale era affidato, fin dai primordi, a tre patrizi chiamati Provveditori o Patroni all’Arsenal, ai quali nel 1490 s’aggiunsero dal Senato due individui del proprio corpo, e nel 1498 un terzo, col titolo di Sopra Provveditori all’Arsenal.” (Tassini, 1970, p. 39). L’Arsenale pare essere stato fondato nel 1104 e ampliatosi venne a occupare la zona nord-est di Venezia circondato dai canali di S. Pietro di Castello, la Tana, S. Francesco della Vigna, protetto da alte mura e da torri quadrate con l’insegna del Leone alato, simbolo della Repubblica di Venezia. Di fatti la cornice lapidea al di sopra degli stemmi in esame incorniciava un tempo un leone andante come riporta il critco d’arte Rizzi (1987, p. 19 n. 151a). Per quanto riguarda l’organizzazione araldica veneziana pare che iniziò a definirsi attorno al Mille. I colori azzurro e rosso, ritenuti i più aristocratici, assieme ai metalli argento e oro, dominarono gli stemmi più antichi. In seguito furono utilizzati anche il nero e il verde. Gli scudi con semplici partizioni e pezze onorevoli furono i più vetusti. I nobili Dolfin appartenevano alla “classe prima - case vecchie” “provenienti dalle famiglie tribunizie, 24 in tutto, 12 delle quali erano dette Apostoliche, perché avevano concorso all’elezione del primo Doge Paoluccio Anafesto nel 697, e 4 Evangeliste, perché avevano fondato, nel 725, il Monastero di S. Giorgio Maggiore” (Custoza, 1979, p. 10). I Sagredo e i Capello facevano parte della “classe seconda – case nuove”, formato dalle famiglie che avevano partecipato al Maggior Consiglio sin dall’800. Quattro ceti costituivano la cittadinanza veneziana: la nobiltà, il clero, i cittadini originari (burocratici), il popolo. A riguardo della nobiltà con la Serrata, voluta dal Doge Pietro Gradenigo, nel 1296, l’ordinamento del patriziato veneziano venne così organizzato: soltanto le casate che negli ultimi quattro anni presero parte al Maggior Consiglio ebbero ragione di appartenervi (furono più di un centinaio di famiglie). Nel 1379 vennero aggregate altre trenta famiglie che diedero un appoggio considerevole nella guerra contro Chioggia. Successivamente centoventiquattro famiglie (di cui quarantasette nella guerra di Morea, 1687-1717) entrarono a far parte della nobiltà dopo aver pagato centomila ducati alla Repubblica Serenissima. Altre quaranta famiglie provenienti da fuori Venezia, nobili da almeno quattro generazioni e con un utile annuo di diecimila ducati, si aggiunsero nel 1775.
georeferenziazionelocalizzazione fisica: x: 2313255; y: 5034741; metodo di georeferenziazione: punto esatto; tecnica di georeferenziazione: rilievo da cartografia con sopralluogo; base di riferimento: VPRG Terraferma; 2013; (1479459)
bibliografiaTassini G.( 1970)pp. 38-40; Rizzi A.( 1987)p. 165 n. 19; Morando di Custoza E.( 1979)pp. 9-16; Rizzi A.( 1987)pp. 40-50; Lorenzetti G.( 2002)pp. 309-311; Dorigo W.( 2003)v. I, pp. 498-504
definizionerilievo
regioneVeneto
provinciaVenezia
comuneVenezia
indirizzosestiere Castello, rio de le Vergini
provvedimenti tutelaDLgs n. 42/2004, NR, NR
ente schedatoreS161
ente competenteS161
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Barbon, Giorgia; Funzionario responsabile: Fumo, Grazia
anno creazione2013
latitudine45.465156
longitudine12.344262

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