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Opera d'arte storia di Narciso a Modena

L'opera d'arte storia di Narciso - codice 08 00229235 si trova nel comune di Modena, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, comunale, Palazzo dei Musei, Palazzo dei Musei, largo Sant'Agostino, 337, Galleria Estense
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bene culturalecoppa
soggettostoria di Narciso
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00229235
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, MO, Modenalargo Sant'Agostino, 337
contenitorepalazzo, comunale, Palazzo dei Musei, Palazzo dei Musei, largo Sant'Agostino, 337, Galleria Estense
datazionesec. XVI metà; 1545 (ca.) - 1545 (ca.) [analisi stilistica; bibliografia]
ambito culturalemanifattura urbinate(analisi stilistica; bibliografia)
materia tecnicamaiolica/ smaltura stannifera/ pittura
misurecm, alt. 5.8, diam. 27.6,
condizione giuridicaproprietà Stato, Soprintendenza per il Patrimonio, Artistico e Etnoantropologico di Modena e Reggio Emilia
dati analiticiCoppa in maiolica policroma istoriata. All'interno, in primo piano, troviamo a destra Narciso che si specchia nell'acqua, al centro il suo cadavere sulle ginocchia di Eco e di un'altra ninfa, a sinistra due ninfe che lo additano; in secondo piano vi sono rocce e alberi e sullo sfondo monti con agglomerati di case; dipinto in giallo, turchino, verde, arancio, viola, bruno e nero. L'esterno reca due strisce gialle presso l'orlo e una presso il piede; presenta inoltre diffuse macchie verde chiaro sullo smalto e legenda all'interno del piede.Personaggi: Narciso. Figure femminili. Paesaggi: rocce; alberi; fiumi; montagne; edifici.
notizie storico-criticheLa coppa, proveniente dalla Collezione estense di maioliche, reca la legenda di Narciso (Ovidio, Metamorfosi, III, 407-510), tema che incontrò una certa fortuna nell'istoriato cinquecentesco. Ascritta negli inventari ottocenteschi a F. X. Avelli, fu pubblicata dal Venturi (1882) che, più genericamente, la disse appartenente all'epoca più fiorente delle maioliche urbinati. Francesco Liverani (1979) l'ha invece inserita nell'ambito della produzione pesarese, individuando la mano di un pittore da lui definito "maestro di Narciso", opinione ribadita di recente con l'accostamento ai modi degli allievi della bottega dei Lanfranco delle Gabicce (Bonali G./ Gresta R. 1987). Di contro, è stata avanzata l'attribuzione ad un pittore attivo ad Urbino nell'ambito di Francesco Durantino per stringenti affinità nell'impaginazione, nella scansione dello spazio e nelle tonalità forti con esemplari usciti da questa manifattura.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Emilia Romagna, MO, Modena
bibliografiaLiverani F.( 1979)pp. 54-56; Asioli F.( 1872)p. 7; Venturi A.( 1882)pp. 62-63; Berardi P.( 1984)pp. 190-191; Bonali P./ Gresta R.( 1987)p. 68; Corradini E.( 1987)p. 182
definizionecoppa
regioneEmilia Romagna
provinciaModena
comuneModena
indirizzolargo Sant'Agostino, 337
ente schedatoreS28
ente competenteS28
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Righi Guerzoni L.; Funzionario responsabile: Bentini J.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Corti C. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Corti C. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1987
anno modifica2006
latitudine44.646037
longitudine10.934481

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