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bene culturale | dipinto |
soggetto | suonatore di liuto |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 03 00178022 |
localizzazione | Italia, Lombardia, CO, Comovia A. Diaz, 84 |
contenitore | palazzo, museo, Pinacoteca Civica di Palazzo Volpi, via A. Diaz, 84, Pinacoteca |
datazione | sec. XVI ; 1527 (ca.) - 1530 (ca.) [analisi stilistica] |
autore | Campi Giulio (1508/ 1573), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | alt. 92, largh. 70, |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Como |
dati analitici | La figura è rappresentata a mezzo busto mentre si volge di tre quarti verso lo spettatore. A destra si vede un tendone e, a sinistra, compare un peasaggio lacustre visto a volo d'uccello, con costruzioni e monti.Figure: suonatore di liuto. Strumenti musicali: liuto. Paesaggi. |
notizie storico-critiche | Il taglio compositivo richiama analogie soluzioni di area lombarda- veneta del terzo- quarto decennio del Cinquecento, non esclusa Cremona; più precisamente, talune sottigliezze linearistiche nel taglio del volto e delle mani farebbero pensare alla mano di Giulio Campi. La scarsa leggibilità del dipinto non permette tuttavia per ora un giudizio più puntuale.Aggiornamenti:Giulio Bora (Bora, 1981), rifiutando la tradizionale attribuzione del dipinto a Palma il Vecchio (sostenuta sulla base di un'iscrizione sul verso della tela che recita "Palma vecchio n. 4", ora nascosta dalla foderatura) , lo ascrive alla produzione del cremonese Giulio Campi, sulla base delle caratteristiche stilistiche di ascendenza veneto bresciana-bergamasca (ricchezza coloristica, taglio della figura), cui si assommano motivi lombardo-emiliani. In particolare, lo studioso istituisce un rapporto tra il dipinto in esame e un'opera del Campi raffigurante l'Allegoria del Museo Poldi Pezzoli di Milano, datata intorno al 1527, quando il linguaggio del pittore si arricchisce di notazioni parmensi e correggesche. Entrambe le tele hanno in comune il "taglio compositivo, con il breve diaframma del parapetto tra figura e riguardante, il fondo scuro dell'ambiente sulla destra [...], l'apertura sulla sinistra di un paesaggio collinare digradante verso uno specchio d'acqua [...[ oltre all'affilata tipologia del volto barbuto e, soprattutto, della mano destra dal palmo estremamente esile e dalle dita affusolate" (Bora, 1981, 51). Il Bora, inoltre, ha rintracciato una precisa relazione tra il dipinto di Como e due studi studi preparatori raffiguranti mani che suonano il liuto sul verso di un disegno conservato nel Victoria & Albert Museum di Londra (Ward-Jackson, 1979).Bibliografia: Vecchio Catalogo: Sala XIV, n. 71. |
definizione | dipinto |
regione | Lombardia |
provincia | Como |
comune | Como |
indirizzo | via A. Diaz, 84 |
ente schedatore | S27 |
ente competente | S27 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Bora G.; Funzionario responsabile: Maderna V.; Trascrizione per informatizzazione: ICCD/ DG BASAE/ Riccobono F. (2010); Aggiornamento-revisione: ICCD/ DG BASAE/ Riccobono F. (2010), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1979 |
anno modifica | 2010 |
latitudine | 44.309905 |
longitudine | 10.135848 |