notizie storico-critiche | E. Olivero (La Villa della Regina a Torino, Torino 1942, p. 40) ricorda nella nicchia di sinistra dell'allestimento settecentesco del Belvedere una statua marmorea raffigurante verosimilmente un Titano, su piedistallo di calcare di Gassino, ritenuta di "mediocre fattura", in corrispondenza della statua con l'Ercole posta nella nicchia di destra (per l'assenza di attributi l'iconografia non è al momento altrimenti precisabile). P. Cornaglia (SBASTO 00168606, 1998; Id., Giardini di marmo ritrovati, Torino 1994, p. 166), su suggerimento di Michela di Macco, ha proposto una datazione seicentesca ricollegandola al programma della Fontana d'Ercole a Venaria Reale, dove risulta attiva l'equipe di Bernardo Falconi (1667-70 ca.), smantellata nel corso del XVIII secolo e il cui apparato scultoreo fu in parte trasferito nel 1776 a Villa della Regina. È però da notare che già nell'incisione di G. A. Belmond, su disegno di G. P. Baroni di Tavigliano, del 1737, l'allestimento del Belvedere contemplava le nicchie laterali, anche se non risultano identificabili le statue ivi collocate (il completamento del Belvedere spetta al Baroni di Tavigliano secondo l'impostazione generale conferita da Juvarra, in particolare l'aspetto attuale dell'esedra superiore è frutto di progressive trasformazioni: M. Bernardi, Tre Palazzi a Torino, Milano 1963, p. 166, tav. XXXII; C. Roggero Bardelli, M. G. Vinardi, V. Defabiani, Ville Sabaude, Torino 1990, pp. 174-176; F. Fontana, R. Lodari, in Parchi e giardini storici, Roma 1991, p. 14; C. Roggero Bardelli, in I giardini del "Principe", a cura di M. Macera, 1994, I, pp. 15-16; G. Gritella, Juvarra. L'architettura, Torino 1992, vol. II, pp. 178-179). Negli anni 1822-1823 fu restaurata la facciata del Belvedere superiore "con raccomodo di Mosaici, cornici, cornicioni, bugnati, lezzene e nicchie tutte degradate" (C. Roggero Bardelli, M.G. Vinardi., V. Defabiani, 1990, p. 176). Nel Testimoniale di Stato della Vigna della Regina ed annesso palazzo Chiablese del 1864 (AST, Corte, Genio civile di Torino, versamento 1936, mazzo 17, n. 49) è descritta genericamente la parte centrale della "Grandiosa prospettiva superiore" con "tre grandi nicchie con statue su piedistalli in marmo, il tutto elevasi a riquadri con pilastri e fascie incrostate alla mosaica". |