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bene culturale | dipinto |
soggetto | transito della Madonna |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00035179 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, Firenzevia di S. Salvi, 43 |
contenitore | monastero, vallombrosano, Monastero di S. Michele a S. Salvi, Chiesa e monastero di S. Michele a S. Salvi, via di S. Salvi, 43, Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto, depositi |
datazione | sec. XVII secondo quarto; 1625 - 1649 [analisi stilistica] |
ambito culturale | ambito genovese, esecutore(analisi stilistica) |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | cm., alt. 68, largh. 136, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Personaggi: Madonna; Cristo; apostoli; san Giovanni. Figure: uomini; donne; angioletti. Mobilia: letto. Oggetti: candela. |
notizie storico-critiche | La cronologia della tela, settecentesca per gli estensori degli Inventari del 1881 e del 1890, è stata correttamente spostata al Seicento da Stefano Turrini nel 1974/75. In effetti, pur nella notevole libertà esecutiva che, insieme ai toni acquarellati della stesura pittorica e delle scelte cromatiche, può far pensare ad una datazione settecentesca e a una collocazione in ambito fiorentino, il dipinto a una più attenta lettura manifesta caratteri ancora pienamente seicenteschi. Si vedano per esempio gli angioletti e i cherubini che circondano la figura di Cristo, di conduzione pittorica da "primo Seicento lombardo", alla Giulio Cesare Procaccini e alla Cerano, per intendersi. Pienamente seicentesca è anche la figura del Cristo condotta con un plasticismo e un luminismo che ricordano la pittura di Bernardo Strozzi al quale rimandano anche la testa illuminata dell'apostolo presso il letto della Madonna e la donna sulla destra della tela che per tipologia e soluzione iconografico-pittorica si accosta anche alle opere giovanili di Giovanni Andrea De Ferrari (cfr. Storia di Maria del Conservatorio delle Figlie di San Giuseppe di Genova - 1619). All'ambito genovese fanno pensare anche le figure della Madonna morente, molto vicina all'Ansaldo, e quella del giovane apostolo che allarga le braccia sulla sinistra della tela, anch'essa 'riscontrabile' nel catalogo di Giovanni Andrea Ansaldo, e soprattutto dopo l'esperienza condotta dal pittore sulle opere genovesi del Vouet e su quelle savonesi del Lanfranco. Per tutti gli elementi sopra citati credo che l'opera possa essere inserita nell'ambito della pittura genovese del secondo quarto del secolo, con un particolare riferimento a Giovanni Andrea Ansaldo. A questo artista è fra l'altro stata attribuita un' "Allegoria di Ferdinando II de' Medici", databile al 1629 per la data posta sul disegno preparatorio del Museo di Budapest, e conservata nei depositi delle Gallerie fiorentine. |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze |
bibliografia | Pittore genovese( 1985); Pesenti F. R.( 1986) |
definizione | dipinto |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | via di S. Salvi, 43 |
ente schedatore | S17 |
ente competente | S417 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Turrini S.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: Acordon A. (1994), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1975 |
anno modifica | 1994; 2006 |
latitudine | 43.803968 |
longitudine | 11.275909 |