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Opera d'arte Trinità di Gandino Antonio (1565/ 1630), a Brescia

L'opera d'arte Trinità di Gandino Antonio (1565/ 1630), - codice 03 00149240 di Gandino Antonio (1565/ 1630), si trova nel comune di Brescia, capoluogo dell'omonima provincia sita in chiesa, sussidiaria, Chiesa di S. Giuseppe, vicolo San Giuseppe, navata destra, campata quinta, cappella di S. Antonio da Padova e di S. Antonio abate, undicesima a destra, ancona, in alto, al centro
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bene culturaledipinto, opera isolata
soggettoTrinità
tipo schedaOA_3.00
codice univoco03 00149240
localizzazioneItalia, Lombardia, BS, Bresciavicolo San Giuseppe
contenitorechiesa, sussidiaria, Chiesa di S. Giuseppe, vicolo San Giuseppe, navata destra, campata quinta, cappella di S. Antonio da Padova e di S. Antonio abate, undicesima a destra, ancona, in alto, al centro
datazionesec. XVII primo quarto; 1600 - 1624 [analisi stilistica; bibliografia]
autoreGandino Antonio (1565/ 1630),
materia tecnicatela/ pittura a olio
condizione giuridicaproprietà Stato, Chiesa di San Giuseppe
dati analiticiNR (recupero pregresso)Personaggi: Cristo; Dio Padre. Attributi: (Cristo) croce; (Dio Padre) nimbo triangolare; globo; scettro. Personificazioni: colomba dello Spirito Santo.
notizie storico-criticheNon si conosce l'ubicazione originaria del dipinto in esame, inserito nell'ancona (databile al 1730) in un periodo successivo alla sua esecuzione, come è accaduto per la pala dell'altare che proviene dalla quinta cappella a destra. Nella Trinità in esame si nota la predilezione per una illuminazione forte che crea ombre profonde e nette soprattutto sul corpo del Cristo e nelle vesti; mentre il cielo è pervaso da una luminosità diffusa. Tali caratteri rimandano all'area veneziana e, in particolare, alla figura di Palma il Giovane (al quale, peraltro, è stata a lungo attribuita la pala d'altare). volendo proporre, seppur con estrema cautela, un nome per l'ignoto pittore della Trinità, non si può prescindere dalla forte evidenza palmesca del dipinto che orienta la ricerca verso l'ambito di Antonio Gandino, tanto per rimanere in area bresciana. Il Gandino, infatti, si accosta alle opere di Palma dai primi anni del '600 (Guzzo 1986, p. 153 e Anelli, 1993, p. 101). In tal senso diventa, allora, stringente il confronto con il dipinto di Gandino raffigurante Dio padre con i Santi Domenico e Caterina di Muscoline (pubblicato in S. Baio, 1996, fig.3). Anche la tipologia del Cristo si accosta sensibilmente alle figure di Gandino, come ad esempio il Cristo raffigurato nel Cristo risana il cieco di Gerico (pubblicato da Anelli, 1993, p. 105). D'altra parte la stessa qualità dell'opera, nonostante le ridotte dimensioni, porta ad escludere che l'autore sia personaggio secondario della cerchia di Gandino.
bibliografiaDorosini A.( 1961)p. 53; Guzzo E.M.( 1986)p. 153; Anelli L.( 1993)p. 101; Baio Silvia( 1996)p. 18
definizionedipinto
regioneLombardia
provinciaBrescia
comuneBrescia
indirizzovicolo San Giuseppe
ente schedatoreS23
ente competenteS23
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Arisi Rota A.P.; Funzionario responsabile: Gnaccolini L.P.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Arisi Rota A. P. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Arisi Rota A. P. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso)
anno creazione2001
anno modifica2006
latitudine45.540438
longitudine10.220543

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