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Opera d'arte trionfo di Bacco e Arianna di Hugford Ignazio Enrico (1703/ 1778), a Firenze

L'opera d'arte trionfo di Bacco e Arianna di Hugford Ignazio Enrico (1703/ 1778), - codice 09 00227264 di Hugford Ignazio Enrico (1703/ 1778), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, P.za Pitti, 1, Galleria Palatina e Appartamenti Reali, depositi
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettotrionfo di Bacco e Arianna
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00227264
localizzazioneItalia, Toscana, FI, FirenzeP.za Pitti, 1
contenitorepalazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, P.za Pitti, 1, Galleria Palatina e Appartamenti Reali, depositi
datazionesec. XVIII ; 1736 - 1736 [data]
autoreHugford Ignazio Enrico (1703/ 1778),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 60, largh. 74,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Soggetti profani. Divinità: Bacco. Divinità minori: Arianna; Sileno. Mezzi di trasporto: carro. Animali: leopardi; asino; elefante. Abbigliamento: veste celeste; veste verde; drappi. Figure: menadi; satiri; amorini. Oggetti: brocca. Decorazioni: ghirlande di fiori. Strumenti musicali: cembalo. Mare. Paesaggi: montagne. Piante: alberi.
notizie storico-criticheSecondo quanto afferma il Gaburri, nella sua opera manoscritta della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, il dipinto venne commissionato all'artista, insieme al suo pendant raffigurante il Trionfo di Flora, attualmente nella Villa della Petraia ( inv. Petraia n. 272 ), dal Generale Duca Montemar nel 1736. Non fu probabilmente consegnato al committente perché l'autore stesso lo espose nel 1737 alla mostra tenuta dagli accademici del disegno nel chiostro della S. ma Annunziata. Rimase nell'abitazione di Ignazio di Hugford fino alla sua morte, avvenuta nel 1778, quando Giuseppe Bencivenni Pelli lo acquistò per la Regia Galleria insieme ad altre opere della raccolta del pittore. Il dipinto è ascrivibile alla prima fase del percorso stilistico dell'artista che lavorò nella bottega di Anton Domenico Gabbiani a partire dal 1718. Sono infatti ancora molto evidenti i legami con la pittura del maestro, riconoscibili negli amorini, molto simili a quelli del Gabbiani nella Galleria Riccardi, e negli incarnati chiari e levigati delle menadi. Dalle opere fino ad ora venute alla luce sembra che lo Hugford abbia in seguito abbandonato questo genere, di cui questi baccanali restano la sola testimonianza, per dedicarsi per lo più alla ritrattistica e alla pittura religiosa.
altra localizzazioneluogo di esposizione: Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze
committenzaMontemar (1736)
bibliografiaNota quadri( 1737)p. 36; Firenze Inghilterra( 1971)n. 101; Borroni Salvadori F.( 1974)p. 95
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoP.za Pitti, 1
ente schedatoreS17
ente competenteS417
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Scarasella E.; Funzionario responsabile: Meloni S.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ D'Ambra L. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ D'Ambra L. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1988
anno modifica2006
latitudine43.765656
longitudine11.249350

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