immagine | - immagine non disponibile - |
bene culturale | fastigio, elemento d'insieme, parete sinistra |
soggetto | trofeo di oggetti liturgici |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00206764 - 1 |
localizzazione | Italia, Piemonte, TO, NichelinoPiazza Principe Amedeo, 7 |
contenitore | palazzo, museo, Palazzina di caccia, Piazza Principe Amedeo, 7, Museo dell'Arredamento e Ammobiliamento, piano terreno, Appartamento della Regina, 34 Cappella di Sant'Uberto, Cappella, lato sinistro |
datazione | sec. XVIII terzo quarto; 1767 - 1768 [documentazione] |
ambito culturale | ambito piemontese(documentazione) |
autore | Birago di Borgaro Ignazio (1721/ 1783), |
materia tecnica | stucco/ modellatura/ pittura/ doratura |
misure | alt. 126, largh. 92, prof. 1.5, |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico non territoriale, Ordine Mauriziano |
dati analitici | Superficie a stucco con fondo dipinto a finto marmo venato verde e decorazione dorata.Insegne ecclesiastiche. |
notizie storico-critiche | CAPPELLA DI SANT'UBERTO. L'ambiente venne utilizzato, sino al 1767, come mensa degli ufficiali, quando, su progetto del conte Ignazio Birago di Borgaro (Torino, 1721 - 1783), prese avvio la trasformazione in oratorio privato di S.M. Le istruzioni del Birago di Borgaro vennero eseguite nel 1768 con l'intervento di Vittorio Amedeo Rapous (Torino, 1728 - 1797), impegnato nell'affresco del cupolino dello sfondato, raffigurante una gloria di putti, e per il dipinto presente sull'altare nel quale è raffigurata la Visione di sant'Uberto (nella parrocchiale della Palazzina si conservano le reliquie di sant'Uberto, patrono dei cacciatori, affidate dal papa ai duchi di Savoia nel 1669). I fratelli Ignazio (Torino?, 1724 - 1793) e Filippo Collino (Torino, 1737 - 1801) scolpirono i cherubini di coronamento alla pala. L'affresco della volta, di Giovanni Battista Crosato (Treviso, 1697 - Venezia, 1758) e Girolamo Mengozzi Colonna (Ferrara, ca. 1688 - Verona?, ca. 1766), con Fanciulle, cacciatori e nature morte, risale al 1733, ed è parte della primitiva campagna decorativa. L'ovato centrale del soffitto è opera di Giacomo Borri (Torino, notizie dal 1761 al 1769) del 1769, mentre la decorazione a medaglioni delle pareti, del 1771, si deve a Ignazio Nepote (Rivoli, ca. 1712 - Torino, 1780) (putti monocromi) e Gaetano Perego (Milano, ? - Torino, 1783) (cornici); a quest'ultimo si devono pure le decorazioni delle porte volanti e delle imposte delle finestre. (Apparato didattico elaborato per l'Ordine Mauriziano da S. Damiano a cura di C. Mossetti e C. Bertolotto) |
definizione | fastigio |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Nichelino |
toponimo | Stupinigi (frazione) |
indirizzo | Piazza Principe Amedeo, 7 |
ente schedatore | S67 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: De Blasi S.; Funzionario responsabile: Cervini F.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Damiano S. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 2003 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 44.996628 |
longitudine | 7.606145 |