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bene culturale | dipinto |
soggetto | veduta con edifici classici |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00281453 - 6 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, Firenzepiazzale degli Uffizi |
contenitore | palazzo, Palazzo degli Uffizi, Complesso vasariano, piazzale degli Uffizi, Galleria degli Uffizi, corridoio di levante, quarantaduesima campata, soffitto |
datazione | sec. XVI ; 1581 - 1581 [documentazione] |
autore | Allori Alessandro (1535/ 1607), |
materia tecnica | intonaco/ pittura a fresco/ pittura a tempera |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Figure: viandanti. Oggetti: statua. Paesaggi: cielo. Architetture: obelisco; colonne. |
notizie storico-critiche | Il progetto di Cosimo I, mirante a raccogliere nel secondo piano del palazzo degli Uffizi le sue prime collezioni artistiche, fu attuato da Francesco I, che nel 1584 avrebbe commissionato la Tribuna al Buontalenti, ma che giá nel 1581 faceva decorare il soffitto del corridoio di levante, destinato alle statue e ad una raccolta di ritratti di uomini celebri. Oltre che essere dipinta in una delle campate strette, la data si ricava dai "Ricordi" di Alessandro Allori, dove sono documentati anche i nomi dei frescanti che parteciparono all'impresa e che circa dieci anni prima avevano lavorato per lo stesso granduca nello Studiolo di Palazzo Vecchio. In data 23 settembre 1581 ricevettero il saldo completo per la loro opera, iniziata nell'aprile di quell'anno, l'Allori stesso, Ludovico Buti, Giovan Maria Butteri,Giovanni Bizzelli, Alessandro Pieroni, oltre a Giovanni Cosci Ludovico Cigoli (ventiduenne), Gabriello Caccini garzone del Butteri, Cecchino Mati e Pierino del Meglio, scolari dell'Allori. Colpisce la presenza del giovane Cigoli, mentre non compare il nome di Bernardino Poccetti al quale la tradizione, generata probabilmente dal Baldinucci, assegna la decorazione del primo corridoio e delle salette dell'Armeria. Le quarantacinque campate del soffitto sono decorate da finissime grottesche in cui sono rappresentate scene mitologiche, paesaggi, motivi decorativi di libera fantasia con fiori, uccelli e altri animali, figure fantastiche. Sia sotto il profilo stilistico che iconografico, il confronto piú stringente é con la volta della stanza adiacente al cortile in Palazzo Salviati, decorata a grottesche fra il 1574 e il 1575 dalla stessa equipe di frescanti e di cui l'Allori era stato ancora una volta il capomastro e l'ideatore. |
committenza | Francesco I granduca di Toscana (1581) |
bibliografia | Pelli Bencivenni G.( 1779)v. I, pp. 96-99; Baldinucci F.( 1845-1847)v. III, pp. 135, 147; Supino I. B.( 1908)pp. 16, 27, 30; Uffizi catalogo( 1980)p. 1129, n. S42. pp. 1117-1118; Banca Toscana( 1982)p. 250, pp. 247-280; Uffizi quattro( 1983)p. 478; Mannin |
definizione | dipinto |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | piazzale degli Uffizi |
ente schedatore | L. 41/1986 |
ente competente | S417 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Corti C.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: Romagnoli G./ Rousseau B. (2002), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1989 |
anno modifica | 2002; 2006 |
latitudine | 43.768826 |
longitudine | 11.255744 |