immagine | - immagine non disponibile - |
bene culturale | dipinto, complesso decorativo, ciclo pittorico di San Nicola di Trullas |
soggetto | ventiquattro vegliardi dell'Apocalisse |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 20 00147650 |
localizzazione | Italia, Sardegna, SS, Semestene |
datazione | sec. XII prima metà; 1113 (post) - 1149 (ante) [analisi storica] |
ambito culturale | ambito tosco laziale, esecutore(analisi stilistica) |
materia tecnica | intonaco/ pittura a fresco |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale |
dati analitici | Campata adiacente all'abside. Al centro troviamo l'agnello mistico in posa equestre col libro dei sigilli che gli fa da podio. Attorno presenta un cornice a dentelli che ricorda quella di Maria Regina nella lunetta all'ingresso di S.Angelo in Formis. Segue la serie concentrica dei 24 vegliardi dell'Apocalisse divisi in gruppi di sei con i calici di profumo in mano che simboleggiano le preghiere. La decorazione a ondine che sta sotto i loro piedi ricorda esempi francesi come "Cristo invia agli Apostoli lo Spirito Santo" nella lunetta di Saint Gilles a Montoire. Nei pennacchi i quattro evangelisti rappresentati sotto un'edicola con leggio ed evangelo aperto, alternati ai loro rispettivi simboli anch'essi con leggio che suggeriscono l'incipit di ciascun evangelo.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | La volta dei vegliardi presenta affinità con la coeva pittura tosco-laziale e si distacca dalla volta delle gerarchie angeliche per le tipologie facciali. Per le due volte e il catino absidale si può pensare all'esecuzione di due diverse mani: un artista ha lavorato al catino e alla seconda volta e un altro alla volta dei vegliardi. Le maestranze sono probabilmente toscane o laziali, aggiornate sulle novità siculo-bizantine della Cappella Palatina(1143) e su influenze meridionali. E' difficile stabilire un ambito preciso, visto che molti affreschi di questa prima metà del XII secolo sono andati perduti, sia in Toscana che a Roma. Dal punto di vista iconografico il fatto di realizzare sulle volte delle raffigurazioni a cerchi concentrici è tipico dei mosaici bizantini e in Italia se ne trovano eccellenti esempi a Palermo (la Martorana, la Cappella Palatina). L'esempio più vicino al nostro dal punto di vista iconografico è l'affresco della chiesa di S.Margherita a Neunkirchen sul Reno con l'adorazione dell'agnello da parte dei vegliardi in una volta a decorazione concentrica. In ambito italiano si avvicina a questa la decorazione della cattedrale di Anagni nel Lazio (XIII secolo) con i vegliardi dell'Apocalisse che offrono corone, al centro l'agnello mistico e i quattro evangelisti. Per quanto riguarda la datazione si possono dare come termini le date del 1113 (data in cui la chiesa è stata donata e probabilmente non possedeva ancora gli affreschi), e la data del 1150 da cui comincia il Condaghe di Trullas di cui le prime pagine sono andate perdute. Il Condaghe non nomina i pagamenti per gli affreschi, quindi si può ipotizzare che essi siano stati realizzati prima del 1150. |
committenza | Ordine camaldolese |
bibliografia | Deriu G./ Chessa S.( 2003)pp.310-311; Delogu R.( 1953)p.109; Merci P.( 1992); Zanetti G.( 1974)pp. 81-112; Schirru V.( 1999)V. XL; Salmi M.( 1956); Morisani O.( 1962); Serra R.( 1998)pp. 121-141; Serra R.( 1994)pp. 322-324; n. 9; Demus O./ Hirmer M.( 1969 |
definizione | dipinto |
denominazione | ciclo pittorico di San Nicola di Trullas |
regione | Sardegna |
provincia | Sassari |
comune | Semestene |
ente schedatore | S59 |
ente competente | S59 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Puliatti V.; Funzionario responsabile: Casula A.; Trascrizione per informatizzazione: Puliatti V. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Pulina L. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 2006 |
anno modifica | 2006 |