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Opera d'arte vocazione di San Matteo di Naldini Giovanni Battista (1537 ca/ 1591), a Firenze

L'opera d'arte vocazione di San Matteo di Naldini Giovanni Battista (1537 ca/ 1591), - codice 09 00286304 di Naldini Giovanni Battista (1537 ca/ 1591), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettovocazione di San Matteo
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00286304
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenze
datazionesec. XVI ; 1579 (ca) - 1588 (ca) [bibliografia; data]
autoreNaldini Giovanni Battista (1537 ca/ 1591),
materia tecnicatavola/ pittura a olio
misurecm, alt. 329.5, largh. 217,
condizione giuridicaproprietà Stato
dati analiticipala d'altare.Soggetti sacri. Personaggi: Cristo; San Matteo. Figure maschili: astanti. Figure femminili: astanti. Figure: bambini; astanti. Abbigliamento: all'antica Paesaggi: cielo. Elementi architettonici: gradini; colonna; tabernacolo; scalinata; lesene; archi; trabeazione; balaustra. Oggetti: anfore; tavolo; coperta; monete; calamaio; penna.
notizie storico-criticheQuesto dipinto fu eseguito per la cappella di Sant'Antonino che fu costruita tra l'8 di gennaio 1579 s.c. , data della concessione della superficie nella chiesa di S. Marco ai committenti Antonio e Averardo Salviati, e il 9 maggio 1589, quando fu inaugurata con la solenne traslazione del corpo del Santo (cfr. in proposito la scheda n. P18664). La data del 1588 che compare sulla tavola con ogni probabiltà rappresenta la data del completamento dell'opera perchè la citazione da parte del Borghini nel 1584("...si aspetta che sia opera bellissima la tavola che egli fa per la cappella de' Salviati in San Marco a concorrenza di Alessandro Allori, e di Francesco Poppi, in cui egli dipigne quando il nostro Signore chiama dal banco San Matteo all'apostolato."), indica che l'opera era già stata affidata al Naldini a questa data. Secondo il Baldinucci il senso di concorrenza tra questo pittore e il Poppi fu così intenso da spingerlo a radersi la barba e indossare l'abito domenicano per introdursi nella bottega del concorrente per vedere il suo `Cristo risana il lebbroso'. Il Baldinucci dà un giudizio positivo sull'opera del Naldini come fanno sia la `Serie degli uomini i più illustri...', sia il Lastri, nonché, in sostanza, il Voss. Invece la Barocchi, che segnala numerosi studi per le figure, giudica la gamma pittorica monotona e il modellato eccessivamente diligente.
committenzaSalviati Averardo; Salviati Antonio (1579)
bibliografiaChiesa convento( 1989-1990)v. II p. 240; Borghini R.( 1584)pp. 588, 618-619; Buoninsegni F.T.( 1589)pp. 7-8; Bocchi F./ Cinelli Calvoli G.( 1677)p. 11; Baldinucci F.( 1974-1975)v. III pp.514-516; Del Migliore F.( 1684)p. 215; Maccarani D.( 1708)p. 30; Gor
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Goldenberg L.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Querci R. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Romagnoli G. (2010), Referente scientifico: Sframeli M.; Teodori B.;
anno creazione1988
anno modifica2006; 2010

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