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bene culturale | dipinto, opera isolata |
titolo | Al Monte di Pietà |
soggetto | soggetto veristico - sociale |
tipo scheda | OA_2.00 |
codice univoco | 12 00489577 |
localizzazione | RM, Romaviale Belle Arti 131 |
contenitore | palazzo, espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, viale Belle Arti 131, depositi |
datazione | XIX ; 1875 (ca.) - 1877 (ca.) [bibliografia] |
autore | Serra Luigi (Bologna 1846 - Roma 1888), |
materia tecnica | olio su tela |
misure | alt. 130, largh. 65, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Galleria Nazionale d'Arte Moderna |
notizie storico-critiche | Dopo aver frequentato il collegio artistico Venturoli, Luigi Serra completa la sua formazione all'Accademia di Belle Arti di Bologna sotto la guida di Giulio Cesare Ferrari, Antonio Puccinelli e Salvino Salvini. Dal 1867 al 1870 è a Firenze dove entra in contatto con l'ambiente dei macchiaioli e studia i maestri del Quattrocento toscano. Da questi ultimi e dal purismo di Tommaso Minardi ne mutua uno stile asciutto e arcaicizzante nelle composizioni storiche e religiose che gli dà notorietà (Annibale Bentivoglio in carcere, 1870, Roma, Galleria nazionale d'arte moderna). Nel 1875 con un bozzetto di soggetto storico vince il concorso per il pensionato Nazionale Triennale a Venezia, presentando come saggio finale nel 1878 il dipinto Al monte di Pietà. L'opera, una delle più importanti nella produzione dell'artista, nello schiarirsi della tavolozza sotto una luce diffusa che pervade con lucidità obiettiva la scena, testimonia lo studio della tradizione del Rinascimento veneto, in particolare delle opere del Carpaccio (cfr. G.Belli,G. Martinelli Braglia, 1991, pp.278, 1023). Nonostante il pittore prediligesse composizioni a carattere storico-religioso, il tema veristico-sociale è qui affrontato con grande dignità, in modo asciutto e senza inclinazioni pietistiche, con il volto dell'anziana donna rappresentato di profilo, lo sguardo basso e le grandi mani ossute strette per tenere il sacco con i beni da consegnare. Negli anni successivi, fra il 1877 e il 1888, l'artista si stabilisce a Roma, aderisce al gruppo In arte libertas e collabora alla rivista Cronaca bizantina di Angelo Sommaruga, ma la precoce morte a soli 42 anni, proprio nel momento in cui aveva raggiunto una notevole affermazione ne compromette in seguito la fortuna critica. |
bibliografia | G. Belli-G. Martinelli Braglia( 1991)pp.278, 1023 |
definizione | dipinto |
regione | Lazio |
provincia | Roma |
comune | Roma |
indirizzo | viale Belle Arti 131 |
ente schedatore | S51 |
ente competente | S51 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Biscaglia M.; Funzionario responsabile: Compilatore scheda: Onnis F.; Funzionario responsabile: Piantoni G.Frezzotti S.; Aggiornamento-revisione: (2001); |
anno creazione | 1995; 2011 |
anno modifica | 2001 |
latitudine | 41.916344 |
longitudine | 12.482229 |