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bene culturale | dipinto, opera isolata |
titolo | Al tempio di Bacco (Vistilia al Tempio di Bacco) |
soggetto | scena romana |
tipo scheda | OA_2.00 |
codice univoco | 12 00489522 |
localizzazione | RM, Romaviale delle Belle Arti, 131 |
contenitore | palazzo, espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, viale delle Belle Arti, 131 |
datazione | XIX ; 1881 - 1881 [data] |
autore | Muzzioli Giovanni (Modena 1854 / 1894), |
materia tecnica | olio su tela |
misure | alt. 83, largh. 143, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Galleria Nazionale d'Arte Moderna |
dati analitici | scena bacchica ambientata nella Roma imperiale |
notizie storico-critiche | Al tempio di Bacco fu esposto a Milano nel 1881, dove si aggiudicò il Premio Cantù per la pittura di storia. A distanza di qualche anno, Adolfo Venturi, amico di Giovanni Muzzioli, parlerà del dipinto in questi termini: "La scena 'Nel tempio di Bacco' fu il quadro che segnò un grande progresso sulle composizioni sin allora tentate, la superiorità del maestro su tutti i facitori di sipari da teatro con greche-romane scene improvvisate in molti studi artistici d'Italia... All'Esposizione di Milano del 1881 quel suo quadro, benché un po' basso di tinte e cenerognolo, fu segno glorioso della maturità dell'artista..." (Venturi, 1894-1895, in Damigella, 2007, p. 211). Dopo aver riconosciuto la posizione centrale di Al tempio di Bacco sia nel percorso artistico di Muzzioli, che nel filone della "moda" dei quadri evocativi dell'antichità greco-romana, Venturi identifica nell'opera le suggestioni letterarie delle Odi barbare (1877) di Goisuè Carducci e delle Scene tiberiane (1877) di Rocco De Zerbi, ma, soprattutto, l'influenza del pittore inglese Lawrence Alma-Tadema. Infatti, le Scene romane dipinte da quest'ultimo, e presentate all'Esposizione di Parigi del 1878, esercitarono un grande fascino su Muzzioli, che potè ammirarle durante il suo soggiorno parigino in occasione della suddetta esposizione. Prestando grande attenzione alla ricostruzione archeologica, Muzzioli ambienta la scena bacchica nella Roma del I secolo d.C., inserendo tra i personaggi la danzatrice Vistilia, la prostituta ricordata da Tacito negli Annali, coperta di una pelle maculata (in primo piano, a destra). L'equilibrio fra le varie parti del dipinto è raggiunto grazie alla trovata dell'enorme vaso - che diviene l'elemento centrale della composizione - al vasto spazio vuoto e all'intonazione coloristica bassa ed uniforme (cfr. Damigella, 2007, p. 211). Esiste uno studio ad olio su tela per Al tempio di Bacco (Modena, collezione privata), molto vicino alla versione definitiva, esposto a Modena nel 1991. Muzzioli tornò sul tema bacchico anche in occasione dell'Esposizione di Milano del 1886, dove presentò l'opera Baccanale, che ottenne un notevole successo e fu acquistata dall'editore milanese Edoardo Sonzogno. |
altra localizzazione | ; deposito: RM, Roma |
bibliografia | Boito C.( 1881)p. 644; Catalogo Esposizione( 1881)p. 89 n. 14; Melani A.( 1881)pp. 180-182; Venturi A.( 1894)VIII, pp. 533-542; Zani P.( 1908)XXXV, pp. 301-311; Piroli P.( 1917)p. 82; Colasanti A.( 1923)pp. 160-161; Susinno S.( 1976)p. 20 n. 4; p. 43 n. 4 |
definizione | dipinto |
regione | Lazio |
provincia | Roma |
comune | Roma |
indirizzo | viale delle Belle Arti, 131 |
ente schedatore | S51 |
ente competente | S51 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Biscaglia M.; Funzionario responsabile: Compilatore scheda: Renzi A. M.; Funzionario responsabile: Piantoni G.Frezzotti S. |
anno creazione | 1995; 2011 |
latitudine | 41.916344 |
longitudine | 12.482229 |