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bene culturale | dipinto, opera isolata |
titolo | Alto biellese |
soggetto | paesaggio |
tipo scheda | OA_2.00 |
codice univoco | 12 00491602 |
localizzazione | RM, RomaViale delle Belle Arti 131 |
contenitore | palazzo, espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Viale delle Belle Arti 131 |
datazione | XIX ; 1887 - 1887 [data] |
autore | Delleani Lorenzo (Pollone Biellese 1840/Torino 1908), |
materia tecnica | olio su tela |
misure | alt. 112, largh. 152, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Galleria Nazionale d'Arte Moderna |
dati analitici | paesaggio campestre con buoi e processione |
notizie storico-critiche | Opera tra le più esemplari della tarda produzione di Delleani, "Alto Biellese" rappresenta uno di quei paesaggi alpestri dell'alta regione piemontese e cari al pittore, che ricorrono con frequenza sia nelle tavolette sia nei quadri di grandi dimensioni. Essi sono caratterizzati per lo più da una luce chiara, vibrante e raggelata allo stesso tempo per via dell'atmosfera spesso uggiosa di quei territori, e da una attenzione naturalistica che avvicinano Delleani, almeno negli intenti, ai pittori del paesaggismo piemontese e della Scuola di Rivara. La tangenza con questi ultimi, tuttavia, per la dominanza di una tavolozza incentrata sui toni verdi e la cura del dettaglio, allontanano il dipinto dalla produzione più apprezzata e originale dell'artista caratteristica dei primi anni Ottanta. L'interesse per i paesaggi del Biellese si accompagnava spesso, nel pittore, all'interesse per i rituali montani di quelle zone; essi erano studiati quale ambientazione di riti montanari da cui Delleani era molto affascinato e che analizzava con attenzione quasi etnografica al mito contadino,di cui apprezzava, soprattutto, l'armonia che si instaurava tra quei luoghi e i suoi abitanti, interessi che lo avvicinano, in questi termini, alla poetica che Segantini portava avanti, con esiti molto diversi, in quegli stessi anni (cfr. Lafranconi 2006). Nel dipinto in esame - che pone l'attenzione sugli armenti in primo piano rispetto alla processione che si allontana in secondo piano - si riconosce lo stesso scenario che fa da sfondo ai temi della processione in montagna di "In montibus sanctis" o nella "Processione di Fontanamora" (1882, collezione privata, Biella), che l'artista dipinse nei primi anni Ottanta. Si tratta della valle del torrente Oropa, dove si incrociavano le vie per i santuari della Madonna di Oropa, di Graglia e di San Giovanni (cfr. Dragone 1974, I, tavv. XXX-XXXI e tav. 95) in cui è riconoscibile la lunga baita che compare in questo dipinto. L'opera partecipò assieme a "Festa al romitaggio" e "In excelsis" all'Esposizione Nazionale di Venezia del 1887 dove fu acquistato per le collezioni nazionali nel 1888. |
bibliografia | Willard( 1900)p.490; Dragone( 1974)v. I, pp. 157, 371, v. II, n. 644, p. 160; Dragone (a cura di)( 2000)pp. 114, 223, n. 68; Ciseri( 2003)p.177; Lafranconi( 2006)n.13.12, p. 304. |
definizione | dipinto |
regione | Lazio |
provincia | Roma |
comune | Roma |
indirizzo | Viale delle Belle Arti 131 |
ente schedatore | S 51 |
ente competente | S 51 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Bertozzi F.; Funzionario responsabile: Compilatore scheda: Piccioni, M.; Funzionario responsabile: Piantoni G.Frezzotti, S. |
anno creazione | 1997; 2011 |
latitudine | 41.916344 |
longitudine | 12.482229 |