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Opera d'arte Amalfi di Garino Piero (1922/ notizie fino al 1968), a Torino

L'opera d'arte Amalfi di Garino Piero (1922/ notizie fino al 1968), - codice 01 00210693 di Garino Piero (1922/ notizie fino al 1968), si trova nel comune di Torino, capoluogo dell'omonima provincia
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bene culturaledipinto, opera isolata
titoloAmalfi
soggettoveduta di Amalfi
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00210693
localizzazioneItalia, Piemonte, TO, Torino
datazionesec. XX metà; 1955 - 1955 [documentazione; data bibliografia]
autoreGarino Piero (1922/ notizie fino al 1968),
materia tecnicacarta/ pittura a temperavetrolegno/ intaglio/ argentatura
misurealt. 33.4, lungh. 48.7,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticiIn primo piano, frontalmente, è raffigurato, con forme stilizzate e tratti geometrizzanti, un'insieme di case poggianti su uno sperone di roccia affacciato sul mare. Sulla sinistra, in basso, una serie di portici; sulla destra, sopra la roccia, una torre. Sullo sfondo rilievi montuosi appena accennati e una sottile striscia di cielo solcato da poche nubi nel quale si intravede la luna. L'opera è posta entro cornice di luce e profilo rettangolare con vetro e passepartout. Battuta liscia; fascia unica filettata ed argentata. Sul retro, in alto gancio metallico per sospensione.Soggetti profani. Vedute: Amalfi. Costruzioni: edifici.
notizie storico-criticheDiversamente da altri dipinti pressoché coevi all'esemplare in esame, acquisiti, secondo una politica di promozione degli artisti locali intrapresa dalla Provincia di Torino a partire dal quarto decennio del Novecento, alle esposizioni torinesi, non è stato possibile appurare, attraverso la ricerca archivistica, con quali modalità sia pervenuta alle raccolte dell'Ente. L'opera, benché datata al 1955, non è menzionata nell'inventario del 1964. L'autore (Leinì/To, 1922-) si è largamente dedicato al paesaggio, specialmente quello delle colline a ridosso di Torino o della campagna poco lontano dalla capitale, ma anche recuperato dai ricordi di viaggio, con un'estrema lucidità di visione, caratterizzata da una certa geometrizzazione delle linee ed un forte equilibrio di colori e solide forme. Gli anni cinquanta costituiscono il momento di massimo apprezzamento dell'artista da parte della critica piemontese ed in particolare del noto Luigi Carluccio, all'epoca proprietario della galleria d'arte La Bussola presso la quale l'artista espose ripetutamente. Per un profilo dell'artista, Garino. Galleria Gissi Torino, catalogo della mostra, Torino, 1977, s.p.; M. Levi (a cura di), Catalogo dei Pittori in Piemonte dal XIV al XX secolo, Torino,2003, p. 111. La cornice è stata sostituita recentemente e sono andate perdute le etichette inventariali ad eccezzione di quella con il numero di identificazione attuale.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Piemonte, TO, Torino
bibliografiaLevi M.( 2003)p. 111; Garino. Galleria Gissi( 1977)s.p.
definizionedipinto
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneTorino
ente schedatoreTO
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Facchin F.; Funzionario responsabile: Mossetti C.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Rocco A. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2004
anno modifica2007

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