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bene culturale | dipinto, opera isolata |
titolo | Apoteosi della monarchia spagnola |
soggetto | allegoria |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 18 00109789 |
localizzazione | Italia, Calabria, CS, CosenzaVia G. B. Gravina |
contenitore | palazzo, museo, Galleria Nazionale, Palazzo Arnone, Via G. B. Gravina, Galleria Nazionale, interno |
datazione | sec. XVIII ; 1751 (ca.) - 1751 (ca.) [bibliografia] |
autore | Giaquinto Corrado (1703/ 1765), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | cm., alt. 74.5, largh. 50, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | Giove e Giunone con attributi, Minerva, la Spagna (?), Bacco, Venere e Cupido. Ercole e l'idra in basso. L'identificazione dell'allegoria rappresenta un problema ancora aperto: se infatti tutti i personaggi principali sono chiaramente riconoscibili, ossia Giove e Giunone nella parte superiore, Minerva a destra, Venere, Cupido e Bacco a sinistra ed infine Ercole e l'Idra in basso, rimane ancora incerta l'identità della figura femminile che viene presentata agli Dei. Non sembra tuttavia improbabile ravvisarvi la Spagna, anche tenendo conto dell'originario contesto crono-topografico del dipinto, la Palermo che dal 1735 vedeva sul trono Carlo III di Borbone.Personaggi: Giove; Giunone; Minerva; la Spagna; Bacco; Venere; Cupido; Ercole. |
notizie storico-critiche | La pubblicazione dell'opera si deve a Maria Pia Di Dario Guida (1975) che l'ha messa in rapporto con il gigantesco quadro ideato da Corrado Giaquinto per il Palazzo santa Croce di Palermo ed eseguito intorno al 1751 da un suo collaboratore. Quest'ultimo dipinto rimase in loco fino all'inizio del Novecento, quando il conte Roberto Vicamerati-Sanseverino lo comprò per il soffitto del salone da ballo di Palazzo Rondinini a Roma. Rispetto alla versione definitiva, la tela di Palazzo Arnone si distingue per la diversità del profilo mistilineo, che però, in entrambe, sembra il risultato di interventi successivi, per l'assenza di alcuni dettagli, come lo scettro nelle mani del personaggio identificato con la Spagna e, soprattutto, per un livello qualitativo molto più alto, tale da indurre a scorgervi uno degli studi preparatori eseguiti personalmente da Giaquinto. In particolare la stesura rapida e sommaria che trova significativi raffronti con i coevi bozzetti per la cupola della Cappella di Santa Maria del Popolo nel Duomo di Cesena, indirizza verso la fase iniziale del processo creativo del maestro. La composizione ottenne un vasto successo, almeno stando all'elevato numero di repliche e di copie. Ulteriore testimonianza di ciò è data dalla stampa pubblicata da Italo Faldi che però ne tace le misure e la collocazione. Un lontano ricordo della tela di palazzo Rondinini è stato infine ravvisato nell'Allegoria della nascita di Carlo Tito di Borbone erede al trono di Napoli della raccolta Leonetti, che, apparsa alla mostra napoletana del 1938 come Giudizio Universale di Solimena, venne accostata allo stesso Giaquinto da Levey, prima di giungere stabilemete nel catalogo di Francesco Celebrano. |
bibliografia | Ortolani S./ Lorenzetti C.( 1938)p. 207; Fiocco G.( 1940)p. 8; Levey M.( 1955); D'Orsi M.( 1958)pp. 120-121, 127-128 n. 3; Faldi I.( 1959)pp. 143-145; Levey M.( 1971)pp. 109-112; Olsen H.( 1971)p. 5 n. 5; Di Dario Guida M. P.( 1975)pp. 194-199; Palazzo Ro |
definizione | dipinto |
regione | Calabria |
provincia | Cosenza |
comune | Cosenza |
indirizzo | Via G. B. Gravina |
ente schedatore | S112 |
ente competente | S112 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Primicerio A.; Funzionario responsabile: Iannace R.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Tufaro R. (2007); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Tufaro R. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 2005 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 39.290705 |
longitudine | 16.261770 |