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bene culturale | dipinto, opera isolata |
titolo | Case di Pannocchio a Castiglioncello |
soggetto | paesaggio |
tipo scheda | OA_2.00 |
codice univoco | 12 00827478 |
localizzazione | RM, RomaViale Belle Arti 131 |
contenitore | palazzo, espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Viale Belle Arti 131, Sala di Saffo |
datazione | XIX ; 1862 (ca.) - 1862 (ca.) [bibliografia] |
autore | Borrani Odoardo (Pisa 1833/ Firenze 1905), |
materia tecnica | olio su tela |
misure | alt. 12, lungh. 36.3, |
condizione giuridica | proprietà dello Stato, Galleria Nazionale d'arte Moderna |
dati analitici | casa colonica in un podere con alberi e pagliaio |
notizie storico-critiche | Di formazione accademica purista, allievo di Enrico Pollastrini, Borrani fu attratto, come la gran parte dei pittori suoi contemporanei, dai nascenti interessi nei confronti della pittura dal vero. Il precoce interesse nei confronti della natura e della luce lo portò a legarsi a Signorini e Cabianca intorno al 1853 e a dividere con loro le sperimentazioni sulla macchia. All'interesse nei confronti del rinnovamento della pittura in senso verista, si accompagnò un fervido patriottismo che lo portò ad arruolarsi nell'artiglieria toscana (come Signorini, Cecioni, Martelli) e in seguito a rinnovare la pittura di genere in tal direzione, creando alcune delle opere più caratteristiche del cenacolo comunemente noto come Scuola di Piagentina.Nei primissimi anni sessanta Borrani continuò a sperimentare la pittura di macchia a Montelupo e a San Marcello Pistoiese in compagnia di Sernesi. Con quest'ultimo, Signorini e Lega, fu tra i primissimi frequentatori della tenuta di Diego Martelli a Castiglioncello nonché tra i più arditi sperimentatori delle possibilità della nuova pittura, realizzando tavolette, dal tipico formato stretto e lungo, contraddistinte da un inconsueto taglio fotografico (come dimostra ad esempio "La chiesina di Sant'Andrea a Castiglioncello", coll. privata) e dalla giustapposizione di tarsie cromatiche luminosissime. Il dipinto in esame offre un esempio della felice stagione di Castiglioncello di Borrani, caratterizzata da una specifica attenzione alla luce che si addensa sul tetto, sul prato e tra le foglie. Il piccolo edificio colonico raffigurato, che si trovava nei pressi del podere Martelli, fu in anni successivi abitato dalla famiglia Panocchio il che lascia supporre che il titolo sia stato attribuito soltanto dopo l'esecuzione. |
altra localizzazione | provenienza: FI, Firenze; provenienza: FI, Firenze |
bibliografia | Vendita Sambalino( 1917)n. 69; Colasanti( 1923)p. 31; Fleres( 1932)p. 20; Buscaroli( 1935)p. 472; Bucarelli( 1951)pp. 50, 82;; Carandente (a cura di)( 1956)n.253, p.107; Maltese( 1960)p. 190; Durbè, Dini (a cura di)( 1981)p. 60; Dini( 1981)p. 238, n. 26; |
definizione | dipinto |
regione | Lazio |
provincia | Roma |
comune | Roma |
indirizzo | Viale Belle Arti 131 |
ente schedatore | S51 |
ente competente | S51 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Osti Guerrazzi A. M.; Funzionario responsabile: Compilatore scheda: Piccioni, M.; Funzionario responsabile: Piantoni G.Frezzotti, S. |
anno creazione | 1995; 2011 |
latitudine | 41.916344 |
longitudine | 12.482229 |