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bene culturale | dipinto |
titolo | Cena dei pescatori |
soggetto | NR (recupero pregresso) |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 05 00361162 |
localizzazione | Italia, Veneto, VE, Chioggia |
datazione | sec. XX ; 1926 - 1926 [data] |
autore | Martens Dino (1894/ 1970), |
materia tecnica | tavola/ pittura a olio |
misure | cm., alt. 167.5, largh. 118.5, |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale |
dati analitici | Uomini, barca, pesce, polenta.NR (recupero pregresso)STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: arme, Qualificazione: gentilizia, Identificazione: Savoia, Posizione: al centro, Descrizione : Croce bianca su fondo rosso., |
notizie storico-critiche | Già da qualche anno gli uomini di mare erano il tema privilegiato della pittura di Martens. Un dipinto con i pescatori di Burano, a esempio, figura tra le opere esposte dall'artista nel 1922 alla XII mostra di Ca' Pesaro, con la quale egli esordisce sulla scena veneziana dopo le partecipazioni giovanili alle edizioni del 1912 e 1913. Eloquente il fatto che raffiguri un pescatore chioggiotto l'opera presentata alla Biennale del 1924, vero e proprio manifesto dell'adesione di Martens alla pittura del ritorno all'ordine. La Cena dei pescatori rappresenta quindi non solo il risultato di un progressivo approfondimento tematico, ma anche di una raggiunta maturità stilistica. Dopo essersi emancipato, tramite l'esperienza capesariana, dai dettami del maestro Ettore Tito, subì forte l'influenza di Natale Scarpa (Cagnaccio di San Pietro), che aveva presentato nel 1923, a Ca' Pesaro, una cospicua serie di dipinti aventi per tema umili soggetti popolari. In questa scena i pescatori sono effigiati nell'attimo che precede il pasto. Il pane e il vino alludono alla dimesione spirituale del vivere. Il taglio della composizione è fotografico, non concede spazio alla suggestione del paesaggio, ma dà enfasi alla lettura dei dettagli. Il dipinto è stato eseguito, probabilmente, in occasione della I Mostra Nazionale d'Arte Marinara promossa dalla Lega Navale Italiana, ordinata a Roma tra il 1926 e 1927 a cura del critico Arturo Lancellotti. Il dipinto fu donato alla Casa del Pescatore di Chioggia da Alfredo Bordin gallerista padovano che ne finanziò e incoraggiò la realizzazione. Sulla cornice vi è una targa con dedica dell'autore: "Alla casa del pescatore. Ad Alfredo Bordin figlio adottivo di Chioggia". Bordin era un antiquario di Padova che viveva a Chioggia e intratteneva rapporti con i migliori pittori locali. In seguito al finanziamento della costruzione per la Casa del Pescatore ricevette la cittadinanza onoraria dal Comune di Chioggia nel 1945. |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Veneto, VE, Chioggia |
bibliografia | I Mostra Nazionale d'arte marinara( 1926)pp. 19, 31, 34, 122, 127; Kambo S.( 1926)pp. 360-398; V Esposizione d'arte...( 1927)pp. 77, 83, 91, 96; Gaudenzio L.( 1927)pp. 5-7; Nebbia U.( 1927)pp. 22-27; Dal Canton G.( 1997)pp. 31-46; Gava L.( 2000)pp. 69-79. |
definizione | dipinto |
regione | Veneto |
provincia | Venezia |
comune | Chioggia |
ente schedatore | S72 |
ente competente | S101 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Boscolo M.; Funzionario responsabile: Spadavecchia F.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Piermatteo V. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 2002 |
anno modifica | 2006 |