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Opera d'arte Cupolino alle Cascine di Sernesi Raffaello (Firenze 1838/Bolzano 1866), a Roma

L'opera d'arte Cupolino alle Cascine di Sernesi Raffaello (Firenze 1838/Bolzano 1866), - codice 12 00827633 di Sernesi Raffaello (Firenze 1838/Bolzano 1866), si trova nel comune di Roma, capoluogo dell'omonima provincia sita in Palazzo, Espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, viale Belle Arti 131, deposito
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bene culturaledipinto, opera isolata
titoloCupolino alle Cascine
soggettopaesaggio
tipo schedaOA_2.00
codice univoco12 00827633
localizzazioneRM, Romaviale Belle Arti 131
contenitorePalazzo, Espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, viale Belle Arti 131, deposito
datazioneXIX ; 1860 (ca) - 1860 (ca.) [bibliografia]
autoreSernesi Raffaello (Firenze 1838/Bolzano 1866),
materia tecnicaolio su cartoncino
misurealt. 12.3, lungh. 19,
condizione giuridicaProprietà dello Stato, Galleria Nazionale d'Arte Moderna
dati analiticiveduta con edificio circolare cupolato e alberi
notizie storico-criticheNel profilo dell'artista tracciato da Telemaco Signorini nel "Gazzettino delle Arti e del Disegno" nel 1867 in occasione del primo anniversario della morte dell'amico, vengono menzionati come particolarmente meritevoli di attenzione alcuni studi eseguiti dal Sernesi tra il 1860 e il 1861, che anni dopo Cecchi propose di individuare in alcune opere vicine ai metodi delle sperimentazioni signoriniane iniziate a partire dal 1858 (Cecchi 1927). L'esempio più emblematico dell'ascendenza del maestro più grande, è evidente nelle piccole macchie che costruiscono, a grandi contrasti, i protagonisti dei "Ladruncoli di fichi", mentre un alleggerimento della macchia signoriniana in una visione più serena e meno contrastata è presente proprio nel dipinto in esame che rappresenta il momento immediatamente precedente al raggiungimento del purismo più assoluto dei "Tetti al sole". Il taglio obliquo del primo piano, le macchie di ombra e quelle di luce che si posano anche sulla sommità della cupola e del muro, i tocchi di pennello che creano la vegetazione, rappresentano i vocaboli principali di questa fase della sperimentazione di Sernesi e trovano alcune tangenze con alcuni lavori di Vito D'Ancona, in particolare con "Una via di Firenze" che utilizza sia lo stesso taglio obliquo della strada, sia la presenza a sinistra di una cupola che si pone come perno visivo della composizione e punto di partenza delle linee prospettiche.
altra localizzazione; collocazione successiva: FI, Firenze; collocazione successiva: RM, Roma
bibliografiaCecchi( 1926); Cecchi, in "Vita Artistica", A. II, n. 1( 1927)pp. 21-24.; Cecchi, in "Vita Artistica", A. II, n. 8-9( 1927)p. 184.; Cecchi( 1940)pp. 203-204.; Pischel( 1945)p.354.; Franchi( 1945)p. 135; Cazzullo( 1947)p. 166; Bargiotti( 1958)p. 32; Bacci(
definizionedipinto
regioneLazio
provinciaRoma
comuneRoma
indirizzoviale Belle Arti 131
ente schedatoreS51
ente competenteS51
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Osti Guerrazzi A.M.; Funzionario responsabile: Compilatore scheda: Piccioni, M.; Funzionario responsabile: Piantoni G.Frezzotti, S.
anno creazione1995; 2011
latitudine41.916344
longitudine12.482229

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