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bene culturale | statua, insieme |
titolo | Diana e Atteone |
soggetto | Diana e Atteone |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00156747 A - 0 |
localizzazione | Italia, Toscana, PT, Pesciapiazza del Palagio |
contenitore | palazzo, comunale, Palazzo del Podestà, piazza del Palagio, Gipsoteca Libero Andreotti, piano secondo |
datazione | sec. XX ; 1914 (ca.) - 1914 (ca.) [bibliografia] |
autore | Andreotti Libero (1875/ 1933), |
materia tecnica | gesso/ modellatura |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Pescia |
dati analitici | Gruppo plastico composto da due figure separate e da un gruppo di due cani.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | Il gruppo fu commissionato a Andreotti da Philip Sassoon, aristocratico inglese conosciuto a Parigi forse tramite il sarto Worth, anch'egli collezionista di opere di Andreotti (Pizzorusso/ Lucchesi, 1997). Il committente aveva richiesto le statue per collocarle sulla balaustra di una terrazza "dominant une large et profonde vallé" e desiderava che avessero forte senso di movimento e slancio (Pizzorusso/ Lucchesi, 1997). Lo scultore aveva appena terminato le statue quando scoppiò la guerra e il committente non si fece più vivo, ricorderà Enrico Sacchetti; i primi giorni del settembre 1914 Andreotti tornò in Italia, lasciando i modelli in gesso nello studio parigino. Soltanto nel 1921 recuperò, facendoseli spedire a Firenze, tutti i gessi lasciati a Parigi; allora Diana e Atteone vennero fusi in bronzo e acquistati da Tammaro De Marinis (Pizzorusso/ Lucchesi, 1997). Nelle figure Andreotti cerca ancora il punto di equilibrio fra natura e stile, riuscendo a "dire qualche antica verità con un accento nuovo", secondo Enrico Sacchetti; nei corpi e nei volti di Diana e Atteone classicità e modernità si fondono armonicamente, nei due scattanti levrieri (poi fusi anche da soli) invece la natura è interpretata con cifra decorativa e stilismo moderni.Il gruppo in bronzo si trova oggi a Roma, in collezione Fendi (Libero Andreotti, 1993). |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze |
committenza | Sassoon Philip (1913) |
bibliografia | Sacchetti E.( 1935)pp. 161-163, 169, 172; Monti R.( 1977)p. 15; Gipsoteca Libero( 1992)pp. 132, 134, n. 42; Libero Andreotti( 1993)pp. 48-49, nn. 22 e 23; Pizzorusso C./ Lucchesi S.( 1997)pp. 69-70, 138, 165, 168 |
definizione | statua |
regione | Toscana |
provincia | Pistoia |
comune | Pescia |
indirizzo | piazza del Palagio |
rapporto | RAPPORTO OPERA FINALE/ORIGINALE: Stadio opera: modello, Collocazione opera finale/originale: RM/ Roma/ collezione privata, |
ente schedatore | S17 |
ente competente | S128 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Previti F.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: Caldini R. (2002); Aggiornamento-revisione: Caldini R. (2002), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Coppi L. (2006), Referente sc |
anno creazione | 1983 |
anno modifica | 2002; 2006 |
latitudine | 43.904983 |
longitudine | 10.687712 |