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Opera d'arte Diana e Atteone di Andreotti Libero (1875/ 1933), a Pescia

L'opera d'arte Diana e Atteone di Andreotti Libero (1875/ 1933), - codice 09 00156747 A - 0 di Andreotti Libero (1875/ 1933), si trova nel comune di Pescia nella provincia di Pistoia sita in palazzo, comunale, Palazzo del Podestà, piazza del Palagio, Gipsoteca Libero Andreotti, piano secondo
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bene culturalestatua, insieme
titoloDiana e Atteone
soggettoDiana e Atteone
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00156747 A - 0
localizzazioneItalia, Toscana, PT, Pesciapiazza del Palagio
contenitorepalazzo, comunale, Palazzo del Podestà, piazza del Palagio, Gipsoteca Libero Andreotti, piano secondo
datazionesec. XX ; 1914 (ca.) - 1914 (ca.) [bibliografia]
autoreAndreotti Libero (1875/ 1933),
materia tecnicagesso/ modellatura
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Pescia
dati analiticiGruppo plastico composto da due figure separate e da un gruppo di due cani.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheIl gruppo fu commissionato a Andreotti da Philip Sassoon, aristocratico inglese conosciuto a Parigi forse tramite il sarto Worth, anch'egli collezionista di opere di Andreotti (Pizzorusso/ Lucchesi, 1997). Il committente aveva richiesto le statue per collocarle sulla balaustra di una terrazza "dominant une large et profonde vallé" e desiderava che avessero forte senso di movimento e slancio (Pizzorusso/ Lucchesi, 1997). Lo scultore aveva appena terminato le statue quando scoppiò la guerra e il committente non si fece più vivo, ricorderà Enrico Sacchetti; i primi giorni del settembre 1914 Andreotti tornò in Italia, lasciando i modelli in gesso nello studio parigino. Soltanto nel 1921 recuperò, facendoseli spedire a Firenze, tutti i gessi lasciati a Parigi; allora Diana e Atteone vennero fusi in bronzo e acquistati da Tammaro De Marinis (Pizzorusso/ Lucchesi, 1997). Nelle figure Andreotti cerca ancora il punto di equilibrio fra natura e stile, riuscendo a "dire qualche antica verità con un accento nuovo", secondo Enrico Sacchetti; nei corpi e nei volti di Diana e Atteone classicità e modernità si fondono armonicamente, nei due scattanti levrieri (poi fusi anche da soli) invece la natura è interpretata con cifra decorativa e stilismo moderni.Il gruppo in bronzo si trova oggi a Roma, in collezione Fendi (Libero Andreotti, 1993).
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze
committenzaSassoon Philip (1913)
bibliografiaSacchetti E.( 1935)pp. 161-163, 169, 172; Monti R.( 1977)p. 15; Gipsoteca Libero( 1992)pp. 132, 134, n. 42; Libero Andreotti( 1993)pp. 48-49, nn. 22 e 23; Pizzorusso C./ Lucchesi S.( 1997)pp. 69-70, 138, 165, 168
definizionestatua
regioneToscana
provinciaPistoia
comunePescia
indirizzopiazza del Palagio
rapportoRAPPORTO OPERA FINALE/ORIGINALE: Stadio opera: modello, Collocazione opera finale/originale: RM/ Roma/ collezione privata,
ente schedatoreS17
ente competenteS128
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Previti F.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: Caldini R. (2002); Aggiornamento-revisione: Caldini R. (2002), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Coppi L. (2006), Referente sc
anno creazione1983
anno modifica2002; 2006
latitudine43.904983
longitudine10.687712

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