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Opera d'arte Diana ed Endimione di Vellani Francesco (1688/ 1768), a Modena

L'opera d'arte Diana ed Endimione di Vellani Francesco (1688/ 1768), - codice 08 00437522 di Vellani Francesco (1688/ 1768), si trova nel comune di Modena, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, statale, Palazzo Coccapani, C.so Vittorio Emanuele, 95, Galleria Estense, luogo di deposito, rastrelliera D3 lato sinistro
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bene culturaledipinto, opera isolata
titoloDiana ed Endimione
soggettoDiana ed Endimione
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00437522
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, MO, ModenaC.so Vittorio Emanuele, 95
contenitorepalazzo, statale, Palazzo Coccapani, C.so Vittorio Emanuele, 95, Galleria Estense, luogo di deposito, rastrelliera D3 lato sinistro
datazionesec. XVIII ; 1750 (post) - 1759 (post) [analisi stilistica]
autoreVellani Francesco (1688/ 1768),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 92.3, largh. 65.5,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali - SBSAE Mo-Re
dati analiticiSulla sinistra del quadro Endimione dorme seduto, con il capo sorretto dal braccio destro appoggiato a una roccia; ai suoi piedi un cane scuro addormentato. Sopra di lui Diana semisdraiata su una nube lo indica ad un angioletto (forse Eros).Soggetti profani.
notizie storico-criticheI due ovali (inv. 2821 e 2822) sono notissime opere di Francesco Vellani, assegnati a lui già da Castellani Tarabini (1854) e poi riconfermati da tutta la storiografia successiva. Si segnala tuttavia che per molto tempo gli studiosi hanno erroneamente interpretato l'iconografia del Venere e Adone come Diana che trova Endimione ferito. In queste tele Vellani si muove sciolto, applicando il collaudato schema costruito sulle diagonali. Tutte e due le scene sono chiuse da montagne all'orizzonte. L'interesse per il paesaggio è fatto raro nel pittore modenese: il più delle volte egli si limita a tracciare fronde di alberi o piccole alture come semplici fondali scenografici, sui quali i personaggi recitano la loro parte. Dugoni (2001) propende per una datazione dei due dipinti intorno alla fine del quinto decennio del Settecento, in ragione del tonalismo modulato su gamme delicate e sfumate riconoscibile in opere dello stesso periodo. Incerta la data di ingresso nelle collezioni estensi: Palluchini ipotizza il 1797.
bibliografiaCastellani Tarabini F.( 1854)p. 123; Martinelli Braglia G.( 1986)p. 290; Roli Guidetti C.( 1971)p. 226; Colombi Ferretti A.( 1979)p. 169; Dugoni M.( 2001)p. 65, n. A51a; Pallucchini R.( 1945)p. 76
definizionedipinto
regioneEmilia Romagna
provinciaModena
comuneModena
indirizzoC.so Vittorio Emanuele, 95
ente schedatoreS28
ente competenteS28
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Semeghini A.; Funzionario responsabile: Giordani N.
anno creazione2008
latitudine44.650801
longitudine10.930868

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