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bene culturale | dipinto, opera isolata |
titolo | Doge Marcantonio Trevisan |
soggetto | ritratto d'uomo |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 05 00442986 |
localizzazione | Italia, Veneto, VE, VeneziaDorsoduro, 1050 |
contenitore | convento, Convento dei Canonici Lateranensi, ex Convento dei Canonici Lateranensi, Dorsoduro, 1050, Gallerie dell'Accademia, deposito esterno |
datazione | sec. XVI seconda metà; 1550 - 1599 [analisi stilistica] |
autore | Negretti Jacopo detto Palma il Giovane (1544/ 1628), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | alt. 106, largh. 87, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Personaggi: doge Marcantonio Barbaro. Abbigliamento: abito e corno dogali.STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: stemma, Qualificazione: familiare, Identificazione: Trevisan, Posizione: in alto a sinistra, Descrizione : NR (recupero pregresso), |
notizie storico-critiche | La forma originale a lunetta indicata dagli elenchi demaniali con le misure di piedi veneti 3,3 x 6,3 (=1,125 x 2,166) dovette venir ridotta alle attuali dimensioni presso l'Accademia di Vienna, dato che il dipinto era segnato "a valanghino" e con le misure citate, anche nell'elenco di consegna a quell'istituto. Già nella Procuratia de Ultra. Inviato a Vienna nel 1838, fu restituito nel 1919. Attualmente in deposito presso la Fondazione G. Cini dal 1953. M.A. Trevisan fu doge negli anni 1553-1554. Questo ritratto è con tutta probabilità quello indicato assieme ad altri dogi dallo Stringa nella Procuratia de Ultra "in sei mezze lune" e dal Boschini detto "di mano del Tintoretto" L'attribuzione al Tintoretto è negata però dai modi e dal colore stesso del dipinto, e del resto essa non fu accettata dal Bercken nè dagli altri studiosi, tranne il Thode. Va poi notato che il dipinto appare stilisticamente più tardo del tempo in cui fu doge il Trevisan, e con elementi soprattutto nel gusto del colore che fanno decisamente pensare a Palma il Giovane e alle sue pitture nell'Oratorio dei Crociferi. Si potrà così supporre che esso sia stato fatto dopo la morte del doge, magari in base ad un ritratto precedente. Ricorda abbastanza il ritratto tizianesco dello stesso doge nel museo di Budapest. |
altra localizzazione | luogo di deposito: Veneto, VE, Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore |
bibliografia | Moschini Marconi S.( 1962)p. 158-159, n. 266; Fiocco G.( 1919)p. 30, n. 92; Potterton H.( 1979); Antonova I./ Marini P.( 2007); Mason Rinaldi S.( 1984); Mason Rinaldi S.( 1990); Manno A.( 1995); Mason Rinaldi S.( 1972); Vertova L.( 1985); Rossi P.( 1986); |
definizione | dipinto |
regione | Veneto |
provincia | Venezia |
comune | Venezia |
indirizzo | Dorsoduro, 1050 |
ente schedatore | S472 |
ente competente | S472 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Moschini Marconi S.; Funzionario responsabile: Paccagnini G.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Bergamo M. (2006); Aggiornamento-revisione: Raviele F. (2009), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1962 |
anno modifica | 2009 |
latitudine | 45.431402 |
longitudine | 12.328676 |