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Opera d'arte Fauno danzante di Rivalta Augusto (Alessandria 1837 / Firenze 1925), a Roma

L'opera d'arte Fauno danzante di Rivalta Augusto (Alessandria 1837 / Firenze 1925), - codice 12 00489054 di Rivalta Augusto (Alessandria 1837 / Firenze 1925), si trova nel comune di Roma, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, viale delle Belle Arti, 131, Passaggio
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bene culturalescultura, opera isolata
titoloFauno danzante
soggettosoggetto mitologico romano
tipo schedaOA_2.00
codice univoco12 00489054
localizzazioneRM, Romaviale delle Belle Arti, 131
contenitorepalazzo, espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, viale delle Belle Arti, 131, Passaggio
datazioneXX ; 1906 (ca.) - 1906 (ca.) [bibliografia]
autoreRivalta Augusto (Alessandria 1837 / Firenze 1925),
materia tecnicabronzo
misurealt. 49, largh. 23, prof. 27,
condizione giuridicaproprietà Stato, Galleria Nazionale d'Arte Moderna
dati analiticifauno ritratto nell'atto di danzare
notizie storico-criticheAllievo dell'Accademia Ligustica di Genova e poi di Giovanni Duprè a Firenze, Augusto Rivalta divenne noto grazie ad alcuni ritratti di illustri personaggi (come quello di Cavour, del 1861-1863, conservato presso la Banca Nazionale di Firenze) caratterizzati da un'acuta individuazione psicologica. Accanto a questo tipo di produzione, negli ultimi decenni del secolo Rivalta si dedicò all'esecuzione di bronzetti di gusto ellenistico che ottennero immediato successo; è il caso del Fauno danzante della Galleria Nazionale d'Arte Moderna, libera rielaborazione dell'omonimo tema antico (cfr. Frezzotti, 2006, p. 352). All'Esposizione Nazionale di Milano del 1906, il bronzo venne giudicato da Ugo Ojetti come "più giovanile e più vivo di molte altre sue opere maggiori" (Ojetti, 1906, p. 64). Discorde fu il parere di Ugo Fleres, il quale lo definì "un capriccio di studioso. La figurina liberamente imitata dall'antico, ha spirito e anche una certa energia; ma spiace che, trattandosi d'espressione d'arte riflessa, non sia condotta a finitezza, quasi fosse invece un'espressione alata, spontanea, estrosa (Fleres, 1907, p. 11). Una replica in bronzo si conserva in collezione privata (cfr. Panzetta, 1994, vol. II, p. 162).
bibliografiaMostra Nazionale( 1906)p.36 n. 52; Ojetti U.( 1906)p.64; Fleres U.( 1907)n. 4, pp.10-15; Colasanti A.( 1923)p.183; Fleres U.( 1932)p.28; Thieme U. / Becker F.( 1934)vol. XXVIII, p.394; Bucarelli P.( 1936)vol. XXIX, p.489; Riccoboni A.( 1942)p.418; Sapori
definizionescultura
regioneLazio
provinciaRoma
comuneRoma
indirizzoviale delle Belle Arti, 131
ente schedatoreS51
ente competenteS51
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Borghese D.; Funzionario responsabile: Compilatore scheda: Renzi A. M.; Funzionario responsabile: Frezzotti S.Frezzotti S.
anno creazione1995; 2011
latitudine41.916344
longitudine12.482229

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