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Opera d'arte Fulvia di Gangeri Letterio detto Lio (Messina 1845 / Salerno 1913), a Roma

L'opera d'arte Fulvia di Gangeri Letterio detto Lio (Messina 1845 / Salerno 1913), - codice 12 00488768 di Gangeri Letterio detto Lio (Messina 1845 / Salerno 1913), si trova nel comune di Roma, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, viale delle Belle Arti, 131
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalescultura, opera isolata
titoloFulvia
soggettopersonaggio storico femminile
tipo schedaOA_2.00
codice univoco12 00488768
localizzazioneRM, Romaviale delle Belle Arti, 131
contenitorepalazzo, espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, viale delle Belle Arti, 131
datazioneXIX ; 1887 - 1887 [data]
autoreGangeri Letterio detto Lio (Messina 1845 / Salerno 1913),
materia tecnicamarmo
misurealt. 142, largh. 57, prof. 73,
condizione giuridicaproprietà Stato, Galleria Nazionale d'Arte Moderna
dati analiticiritratto a mezzobusto di Fulvia; il personaggio sostiene con la mano destra la testa recisa di Marco Tullio Cicerone.
notizie storico-criticheProveniente da una famiglia di scultori, Lio Gangeri compì i primi studi alla Scuola di disegno dell'Università di Messina; completò poi la sua formazione a Roma, alla fine del settimo decennio dell'Ottocento, sotto la guida di Giulio Monteverde. Quest'ultimo lo introdusse nell'ambiente artistico ufficiale della capitale, dove lo scultore messinese prese parte alle esposizioni della Società Amatori e Cultori di Belle Arti ed ottenne importanti incarichi pubblici. Si ricordi il Monumento a Marco Minghetti, innalzato in piazza San Pantaleo nel 1895, e le due statue allegoriche raffiguranti La scultura e La pittura realizzate nel 1910 per il Monumento a Vittorio Emanuele II (presentate in gesso nel 1911 all'Esposizione Internazionale di Roma). Nel 1883 Gangeri partecipò all'Esposizione di Belle Arti di Roma con un gesso intitolato Fulvia; allo stesso anno risale la commissione del Ministero della Pubblica Istruzione per la traduzione in marmo di suddetta opera. Fulvia (77 a.C. - 40 a. C.) fu la moglie del triumviro della Repubblica romana Marco Antonio, che sposò nel 44 a.C. Durante le proscrizioni volute dal marito, con lo scopo di combattere gli uccisori di Cesare, guardò con soddisfazione la testa di Marco Tullio Cicerone, assassinato - in quanto nemico dei triumviri, anche se estraneo alla congiura contro Cesare - nel 43 a.C. Gangeri ritrae l'ambiziosa matrona romana - in una composizione a metà tra il mezzo busto e il gruppo scultoreo, vestita di un chitone che lascia semiscoperto un seno - mentre, trattenendo in grembo la testa recisa di Cicerone, tenta di infilzarne con uno spillone la lingua, punendone simbolicamente l'eloquenza. Il prototipo di donna indomita, sebbene di tutt'altra forza espressiva, potrebbe essere rintracciato nella Victa di Francesco Jerace del 1880, oggi al Museo Civico di Napoli (cfr. Paladino, 1997, p. 114).
altra localizzazionedeposito: PA, Palermo
bibliografiaEsposizione Belle Arti( 1883)p. 122 n. 61; Secolo XIX( 1899)p.168; De Gubernatis A.( 1906)p. 216; Callari L.( 1909)p. 68; Borzelli A.( 1912)p.185; Thieme U. / Becker F.( 1920)vol. XIII, p.159; Corna P. A.( 1930)vol. I, p.457; Riccoboni A.( 1942)p.423; Col
definizionescultura
regioneLazio
provinciaRoma
comuneRoma
indirizzoviale delle Belle Arti, 131
ente schedatoreS51
ente competenteS51
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Borghese D.; Funzionario responsabile: Compilatore scheda: Renzi A. M.; Funzionario responsabile: Frezzotti S.Frezzotti S.
anno creazione1995; 2011
latitudine41.916344
longitudine12.482229

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