immagine | - immagine non disponibile - |
bene culturale | dipinto, opera isolata |
titolo | Giuditta con la testa di Oloferne |
soggetto | Giuditta con la testa di Oloferne |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 08 00437547 |
localizzazione | Italia, Emilia Romagna, MO, ModenaP.zza Sant'Agostino, 337 |
contenitore | palazzo, comunale, Palazzo dei Musei, P.zza Sant'Agostino, 337, Galleria Estense, luogo di deposito, ufficio Ferriani-Piccinini |
datazione | sec. XVII ; 1615 (post) - 1630 (ante) [NR (recupero pregresso)] |
autore | Saraceni Carlo (1579 ca./ 1620), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | alt. 105, largh. 85, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali - SBSAE Mo-Re |
dati analitici | In un interno indefinito ma caratterizzato da un ampio tendaggio in alto, Giuditta è rappresetnata al centro del quadro nell'atto di mettere nel sacco la testa di Oloferne, mentre il suo sguardo è diretto verso l'osservatore. Sulla sinistra la vecchia ancella aiuta grottescamente a tenere il sacco aperto tenendone un lembo con le labbra.Soggetti sacri. |
notizie storico-critiche | Il dipinto entrò in Galleria Estense dalla collezione del modenese Ferruccio Cambi dopo un complesso iter burocratico iniziato nel 1964 alla morte del Cambi e terminato nel 1967; in questo lasso di tempo le opere della sua collezione furono portate a titolo di deposito temporaneo al Palazzo dei Musei, fra di esse vi era questo dipinto che la Ghidiglia Quintavalle assegnò a Carlo Saraceni (1967), confrontandolo con repliche autografe di Vienna, Firenze e Lione, trovandovi elementi caravaggeschi meditati innestati su un persistente colorismo veneto in versione chiaroscurale. Nel corso degli anni l'attribuzione è passata da autografa a opera di bottega. Il tema della Giuditta venne svolto dai primi caravaggeschi con declinazioni psicologiche, mentre per il Saraceni e la sua cerchia si presta in maniera eccellente a sperimentazioni luministiche. Lo svolgersi della scena in una tenda a malapena illuminata da una candela offriva l'occasione per suggestioni emotive descritte dai volti modellati in modo quasi astratto dalla luce. |
bibliografia | Arte Emilia( 1967)p. 90; Galleria Estense( 1990)p. 17 |
definizione | dipinto |
regione | Emilia Romagna |
provincia | Modena |
comune | Modena |
indirizzo | P.zza Sant'Agostino, 337 |
ente schedatore | S28 |
ente competente | S28 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Semeghini A.; Funzionario responsabile: Giordani N. |
anno creazione | 2008 |
latitudine | 44.646037 |
longitudine | 10.934481 |