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bene culturale | dipinto |
titolo | Giuramento di Bruto sul corpo di Lucrezia |
soggetto | scena romana |
tipo scheda | OA_2.00 |
codice univoco | 12 00826318 |
localizzazione | RM, RomaViale delle Belle Arti, 131 |
contenitore | palazzo, espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Viale delle Belle Arti, 131, Sala espositiva |
datazione | sec. XIX ; 1884 (ca.) - 1884 (ca.) [bibliografia] |
autore | Pichot Emile-Jules (La Chapelle Vendômoise 1857 / ? sec. XX), |
materia tecnica | olio su tela |
misure | alt. 145, largh. 115, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Galleria Nazionale d'Arte Moderna |
dati analitici | In un ristretto ambiente tenebroso, in cui penetra da sinistra un fascio di luce, tre robusti personaggi della storia romana con tuniche - tra cui Lucio Giunio Bruto e Collatino, marito di Lucrezia - giurano sul corpo esanime di Lucrezia disteso a terra su uno scalino in basso in primissimo piano. Piegato sul corpo di Lucrezia, suo padre, coperto da un manto e da un cappuccio. Bruto, rappresentato saldamente in piedi sulla destra, tiene nella mano sinistra un pugnale mentre giura con la mano destra distesa in avanti. Il gruppo dei tre eroi romani, colto nell'atto di giurare, distende le braccia in avanti sondando la profondità dello spazio e determinando diverse direttrici. Lucrezia, nella sua candida veste bianca, giace ai loro piedi.Personaggi: Lucio Giunio Bruto; Lucrezia; cadavere di Lucrezia suicida; Collatino, marito di Lucrezia; Spurio Lucrezio, padre di Lucrezia. Interno |
notizie storico-critiche | Presentato all'Ufficio Esportazione-Oggetti di Antichità e di Arte di Roma, per l'esportazione definitiva negli USA per conto dell'antiquario Arturo Ferrante e acquistato con diritto esercizio di prelazione dal Ministero nel 1981 (cfr. Archivio Generale G.N.A.M./ Acquisti di opere d'arte definiti, 1981, po. 3-8), questo dipinto compare nel verbale di ricevuta della G.N.A.M. come olio su tela raffigurante "uno degli Orazi che uccide la sorella", di anonimo di scuola francese della fine del sec. XIX. L'attribuzione al pittore francese Emile-Jules Pichot, la corretta identificazione iconografica e la collocazione cronologica - riportate nella scheda inventariale della G.N.A.M. n. 6191 - si devono a Bruno Mantura. Artista francese, nativo di La Chapelle-Vendomoise, dedito alla pittura di storia e di genere (paesaggi e ritratti), Pichot si formò con Cabanel, James Bertrand e Aimé Millet all'Ecole des Beaux-Arts di Parigi. Dopo i primi riconoscimenti ufficiali ricevuti nel 1878, cominciò a esporre ai Salon dal 1879, nel solco della tradizione accademico-classicista ufficiale. Vinse nel 1879 il secondo premio del Grand Prix de Rome messo in palio dall'Accademia francese, col dipinto La morte di Demostene. Evidente in questa teatrale composizione di un più raro soggetto storico-romano nella produzione dell'artista, più incline a ritratti e quadri di genere, dalla contrastata illuminazione di ascendenza caravaggesca e dal virtuosistico gioco di braccia che si distendono, sondando la profondità dello spazio, l'apprendistato accademico di un pittore formatosi sulle opere dei grandi maestri del classicismo francese, educatosi in particolare sui capolavori storico-politici neoclassici del David. |
bibliografia | Lafranconi( 2006)p. 242 n. 8.22; Thieme-Becker( 1932)p. 588; Benezit( 1999)V. X, p. 887 |
definizione | dipinto |
regione | Lazio |
provincia | Roma |
comune | Roma |
indirizzo | Viale delle Belle Arti, 131 |
provvedimenti tutela | DM (DL. n. 288/1972 art. 4), 1981/06/18 |
ente schedatore | S51 |
ente competente | S51 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Mandolesi S.; Funzionario responsabile: Compilatore scheda: Pesci F.; Funzionario responsabile: Frezzotti S.; Trascrizione per informatizzazione: Mandolesi S. (2001) |
anno creazione | 2001; 2011 |
latitudine | 41.916344 |
longitudine | 12.482229 |