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bene culturale | dipinto, opera isolata |
titolo | gli avanzi dell'anfiteatro di Cicerone alla Villa Tuscolana |
soggetto | paesaggio con rovine |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00204050 |
localizzazione | Italia, Piemonte, TO, AglièNR (recupero pregresso) |
contenitore | castello, museo, Castello Ducale, NR (recupero pregresso), Primo piano nobile: sala gialla, parete destra |
datazione | sec. XIX secondo quarto; 1832 (post) - 1849 [analisi stilistica] |
autore | Corrodi Salomon (1810/ 1892), |
materia tecnica | carta/ acquerellatura |
misure | alt. 50, largh. 73.5, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | Dipinto entro cornice lignea intagliata e dorata con ampi decori agli angoli, da cui pende una cornicetta dorata con iscrizione a penna "Avanzi dell'anfiteatro di di Cicerone/ alla Villa Tusculana in Roma". Rappresenta un paesaggio con colline, allberi ed un teatro antico, ai margini del quale si trovano due figure maschili abbigliati da cacciatori.Figure: uomini. Abbigliamento. Architetture: teatro; edifici. |
notizie storico-critiche | Il dipinto è citato dal Bertolotti (in "Passeggiate nel Canavese", Ivrea 1869 v. III, p. 29) con attribuzione "di un certo Corrodi", probabilmente confermata da una firma sull'acquerello al momento in parte nascosta dalla ricca cornice. Salomon Corrodi, nato il 19 aprile 1810 a Fehraltorf in Svizzera, fece i suoi primi studi con Wetzel, al cui seguito compì i primi viaggi; nel 1832 partì per l'Italia e, dopo aver visitato Genova e Pisa, si stabilì a Roma e frequentò Thorwaldsen. Nel corso della vita viaggiò molto ma sempre tornando a Roma, dove fu nominato professore e membro onorario dell'Accademia di Belle Arti. Corrodi, autore di un gran numero di vedute della campagna romana, non è molto presente nel territorio piemontese e dalla consultazione della banca dati relativa alle esposizioni della Società Promotrice delle Belle Arti di Torino emerge che espose in città soltanto tre acquerelli nel 1880. Probabilmente il dipinto fu acquistato direttamente a Roma dalla regina Maria Cristina di Borbone, che già a partire dal 1825 con il consorte Carlo Felice promosse gli scavi nel territorio dell'antica Tuscolo, ereditato dalla duchessa vedova del Chiablese Maria Anna, e raccolse le antichità ivi rinvenute nel castello di Agliè. Dopo la morte del marito, nel 1831, fece ritorno a Napoli e vi rimase per circa un anno per poi tornare ancora una volta in Piemonte ma non definitivamente, poichè dal 1830 al 1843 spesso dimorò nei dintorni di Roma, al castello della Ruffinella. |
committenza | Borbone Maria Cristina di, regina ? |
bibliografia | Bertolotti A.( 1869)v. III, p. 29 |
definizione | dipinto |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Agliè |
indirizzo | NR (recupero pregresso) |
ente schedatore | S67 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Traversi P.; Funzionario responsabile: Ragusa E.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Rocco A. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 2002 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 45.366166 |
longitudine | 7.775800 |