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bene culturale | dipinto, serie |
titolo | Gli svaghi di Venere e Marte |
soggetto | bagno di Venere e Marte |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 03 00183098 |
localizzazione | Italia, Lombardia, MI, Milanovia Brera, 28 |
contenitore | palazzo, statale, Pinacoteca di Brera, Palazzo di Brera, via Brera, 28, Pinacoteca di Brera |
datazione | sec. XVIII ; 1792 (post) - 1796 (ca.) [analisi stilistica; bibliografia] ; |
autore | Appiani Andrea (1754/ 1817), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | alt. 81, largh. 112, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Pinacoteca di Brera |
dati analitici | NR (recupero pregresso)NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | Si tratta di una serie di quattro dipinti di soggetto mitologico. Carotti nel pubblicare i quattro ovali conservati nel Salotto dorato di Palazzo Melzi li diceva eseguiti poco dopo il 1805 e terminati entro il 1810; ciò a motivo dei tempi di costruzione dell'edificio iniziato da Giocondo Albertolli nel 1805 cui Appiani era legato da sodale rapporto di collaborazione artistica. E d'altra parte le cornici dei quattro dipinti ben si intonavano alla decorazione inventata dal grande decoratore e architetto per gli interni di casa Melzi. Il primo a revocare in dubbio una datazione così tardiva è Sannazzaro (1994): lo studioso rilevava l'assenza del risentito plasticismo tipico della pittura di Appiani all'inizio del nuovo secolo mentre riscontrava ancora aderenze stilistiche con opere condotte a a termine tra l'inizio degli anni '90 e il ritorno dal viaggio romano del '92. Per ciò che attiene la committenza, escluso per motivi cronologici che si tratti di Gaetano Melzi Malingegni, celebre bibliofilo e coltissimo letterato, si può forse ipotizzare che si tratti di una commissione di Giacomo Melzi e dunque i dipinti sarebbero giunti in Palazzo Melzi con parte della raccolta di quest'ultimo. Questi era in rapporti con Appiani alla fine degli anni '90 del Settecento a motivo di interessi legati all'acquisto di opere d'arte. Ancora, come ultima ipotesi è da considerare quale possibile committente, Francesco Melzi d'Eril, duca di Lodi. In tal caso i dipinti potrebbero risalire agli inizi degli '90 e non dopo il '96, poichè ben poco tempo sembra restasse al duca per interessarsi di acquisti d'arte a causa dei pressanti impegni politici. Su di ciò resta un'interessante epistolario che denuncia i legami tra Appiani e Francesco Melzi (cfr. Ceriana, 1999). |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Lombardia, MI, Milano; luogo di provenienza: Lombardia, MI, Milano |
bibliografia | Acquisizioni Donazioni( 1999)v. II, pp. 170-173 |
definizione | dipinto |
regione | Lombardia |
provincia | Milano |
comune | Milano |
indirizzo | via Brera, 28 |
ente schedatore | S27 |
ente competente | S27 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: De Francesco A.; Funzionario responsabile: Maderna V.; Trascrizione per informatizzazione: De Francesco A. (1999); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Cresseri M. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1999 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 45.468396 |
longitudine | 9.173009 |