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bene culturale | scultura, opera isolata |
titolo | I Saturnali |
soggetto | scena di costume romano |
tipo scheda | OA_2.00 |
codice univoco | 12 00488750 |
localizzazione | RM, Romaviale delle Belle Arti, 131 |
contenitore | palazzo, espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, viale delle Belle Arti, 131, Corte dei Saturnali |
datazione | XIX ; 1888 - 1899 [data] |
autore | Biondi Ernesto (Morolo, Frosinone, 1854 / Roma 1917), |
materia tecnica | bronzo |
misure | alt. 200, largh. 607, prof. 320, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Galleria Nazionale d'Arte Moderna |
dati analitici | gruppo di dieci personaggi ebbri |
notizie storico-critiche | Nell'antica Roma, i Saturnali erano le feste celebrate nel mese di dicembre in onore di Saturno; la loro organizzazione definitiva avvenne nel 217 a. C., sotto la spinta dei disastri militari della seconda guerra punica. Si trattava di un rito che intendeva richiamare la mitica età dell'oro, quando, proprio sotto il regno di Saturno, si viveva in pace e nell'abbondanza. Durante i giorni di festa le gerarchie venivano rovesciate, gli schiavi acquisivano in maniera fittizia gli stessi diritti dei padroni e ne prendevano il posto; ogni sfrenatezza era consentita. Nel gruppo di dieci personaggi ebbri scolpiti da Biondi - derivato dai Parassiti di Achille D'orsi (1877) e da fonti pittoriche quali I romani della decadenza di Thomas Couture (1847, Parigi, Musée d'Orsay) - è possibile riconoscere uno spaccato della società romana di epoca imperiale e dei suoi vari strati, con l'intento di mostrarne la degenerazione (cfr. Frezzotti, 2006, p. 69). Le iscrizioni riportate sul lato posteriore del basamento consentono di integrare la lettura dell'opera: vi sono riferimenti alla sesta satira di Giovenale, contro la lussuria e la corruzione dei costumi (libro II, satira VI, vv. 292-293); ad alcuni versi dei Pharsalia di Lucano (L. I, vv. 70-71), relativi alla previsione del declino di Roma; all'Epistola a Eliodoro di San Girolamo (Epitaphium Nepotiani), dove si fa riferimento al crollo dell'Impero per l'avanzare dei barbari e alla nuova spiritualità cristiana. In seguito al successo riportato dalla scultura di Biondi all'Esposizione Universale di Parigi del 1900 (dove fu premiata con il Grand Prix), una seconda versione dell'opera fu presentata nel 1902 all'Esposizione Panamericana a Buffalo. In tale occasione il direttore del Metropolitan Museum di New York propose all'artista di esporre il gruppo nella hall del museo per un anno, trascorso il quale sarebbe stato acquistato o restituito. Ma l'opera venne duramente attaccata per la volgarità del soggetto e, ritenuta non appropriata ad un museo pubblico, ne venne impedita l'esposizione. Attualmente è collocata nel Giardino Botanico di Buenos Aires . |
bibliografia | Exposition Internationale( 1900)p.459; Pantini R.( 1901)pp.239 - 240; Callari L.( 1909)p.56; Roux O.( 1909)vol. II, pp.223, 239; Thieme U. / Becker F.( 1910)vol. IV, p.44; Borzelli A.( 1912)p.159; Piroli P.( 1917)p. 88; Colasanti A.( 1923)p. 25; Michel A. |
definizione | scultura |
regione | Lazio |
provincia | Roma |
comune | Roma |
indirizzo | viale delle Belle Arti, 131 |
ente schedatore | S51 |
ente competente | S51 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Borghese D.; Funzionario responsabile: Compilatore scheda: Renzi A. M.; Funzionario responsabile: Frezzotti S.Frezzotti S. |
anno creazione | 1995; 2011 |
latitudine | 41.916344 |
longitudine | 12.482229 |