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Opera d'arte Il battesimo di Cristo e Naaman guarito dalla lebbra di Vassillacchi Antonio detto Aliense (1556/ 1629), a Perugia

L'opera d'arte Il battesimo di Cristo e Naaman guarito dalla lebbra di Vassillacchi Antonio detto Aliense (1556/ 1629), - codice 10 00042519 di Vassillacchi Antonio detto Aliense (1556/ 1629), si trova nel comune di Perugia, capoluogo dell'omonima provincia
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, opera isolata
titoloIl battesimo di Cristo e Naaman guarito dalla lebbra
soggettobattesimo di Cristo
tipo schedaOA_3.00
codice univoco10 00042519
localizzazioneItalia, Umbria, PG, Perugia
datazionesec. XVI ; 1593 - 1594 [documentazione]
autoreVassillacchi Antonio detto Aliense (1556/ 1629),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 511, largh. 547,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico non territoriale
dati analiticiLa scena si svolge all'aperto: a destra della composizione è raffigurato il Battesimo di Cristo sul fiume Giordano illuminato dai raggi del sole, che squarciano una spessa coltre di nuvole in cui appare la colomba dello Spirito Santo. In secondo piano sul fiume si intravede l'episodio di Naaman guarito dalla lebbra. Sulla sinistra una folla numerosa assiste al Battesimo di Cristo assiepata sul bordo del fiume tra una ricca vegetazione.Personaggi: Cristo; Battista. Figure: varie.
notizie storico-criticheL'opera si inserisce in un ciclo di dieci tele con scene della vita di Gesù (vedi scheda n. 78). Questa tela fu ammirata dall'Orsini (1784) che scrisse: " l'arte, l' impasto, e le pennellate di questo quadro sono assai magistrali ", e la bellezza di quest'opera gli fece presupporre l'aiuto del Tintoretto. Un efficace effetto pittorico e luministico è nel paesaggio, negli effetti di luce è evidente una chiara tendenza tintorettiana. La luce incanalata tra spesse nuvole, nota la Boccassini, (1958): " scende sul Cristo e affoga nell'acqua accendendola di crepitanti bagliori ". Si tratta di un paesaggio dipinto col solo scopo di creare uno sfondo piacevole ma privo, nel complesso, di vita intensa. I volti degli astanti riproducono le caratteristiche della gente di popolo e un ricordo bassanesco ritorna in alcuni tipi di contadini.
bibliografiaBoccassini G.( 1957)pp. 186-190; Boccassini G.( 1958)pp. 111-125; Briziarelli G.( 1975-6)
definizionedipinto
regioneUmbria
provinciaPerugia
comunePerugia
ente schedatoreS38
ente competenteS38
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Marcellino Livia; Funzionario responsabile: Arch. Aprato Germana; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Fabri C. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Fabri C. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1994
anno modifica2006

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