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bene culturale | dipinto, opera isolata |
titolo | Il Tempo che soccorre l'Innocenza |
soggetto | allegoria della calunnia |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 03 00180876 |
localizzazione | Italia, Lombardia, MI, Milanovia Brera, 28 |
contenitore | palazzo, statale, Pinacoteca di Brera, Palazzo di Brera, via Brera, 28, Pinacoteca di Brera |
datazione | sec. XVII prima metà; 1600 (ca.) - 1649 (ca.) [analisi stilistica] |
autore | Schut Cornelis (1597/ 1655), |
materia tecnica | rame/ pittura a olio |
misure | alt. 24, largh. 28, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Pinacoteca di Brera |
dati analitici | NR (recupero pregresso)NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | Il piccolo rame di Brera proviene dalla collezione privata di Oggioni Pietro; al suo ingresso a Brera è dubitativamente attribuito alla scuola fiamminga. La padovani (1995) lo accosta alla pittura di Cornelis Schut, pittore tardo manierista di ambiente rubensiano e che mostra una certa predilizione per i temi mitologici e allegorici. Il tema mitologico e allegorico è peraltro tema molto diffuso tra i tardo manieristi, fiamminghi o italiani che fossero; ma qui ci sembra che il confronto sia davvero improponibile: malgrado il cattivo stato di conservazione del dipinto di Brera sembra davvero impossibile trovare "sia nella composizione quanto nei tratti delle figure (...) evidenti punti di contatto" (Padovani, 1995) con le due opere proposte dalla studiosa e attribuite a Schut: ovvero "Trionfo di Cibele" e il "Trionfo di Giunone" delle Gallerie di Firenze, esposte alla mostra del 1994 "Arte a Montecitorio" (1994, p. 36-37). Sembra a chi scrive che il dipinto possa invece ricondursi ad area del tutto diversa: la luce radente è un modo tipicamente padano - e così il forte chiaroscuro che questo uso della luce comporta - ed è altro dalla luce diretta e alta dei dipinti delle Gallerie di Firenze; ove diversa è pure l'ispirazione e le figure umane che riconducono all'ambiente romano seicentesco, con qualche ricordo da Giulio Romano, del tutto assenti nel dipinto di Brera. La figura velata trova qualche lontana eco in Savoldo e lo stesso le carni sode e muscolose delle figure di Schut non hanno nulla a che vedere con quelle della giovane nuda al centro del dipinto di Brera; è un vero peccato che le condizioni del dipinto non possano aiutare l'analisi che credo dovrebbe muoversi tra il diffuso caravaggismo, si veda il gesto del presunto Mercurio, e le suggestioni della pittura padana. |
altra localizzazione | luogo di collocazione successiva: Lombardia, MI, Milano |
altre attribuzioni | scuola fiamminga (?) (Reg. Cron. 726, 1855) |
bibliografia | Pinacoteca Brera( 1995)v. VII, p. 76, n. 35 |
definizione | dipinto |
regione | Lombardia |
provincia | Milano |
comune | Milano |
indirizzo | via Brera, 28 |
ente schedatore | S27 |
ente competente | S27 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Vami A.; Funzionario responsabile: Maderna V.; Trascrizione per informatizzazione: De Francesco A. (1999); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Cresseri M. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1995 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 45.468396 |
longitudine | 9.173009 |