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Opera d'arte Interno con figura di Boldini Giovanni (Ferrara 1842/Parigi 1931), a Roma

L'opera d'arte Interno con figura di Boldini Giovanni (Ferrara 1842/Parigi 1931), - codice 12 00491522 di Boldini Giovanni (Ferrara 1842/Parigi 1931), si trova nel comune di Roma, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Viale delle Belle Arti 131
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, opera isolata
titoloInterno con figura
soggettointerno con figura
tipo schedaOA_2.00
codice univoco12 00491522
localizzazioneRM, RomaViale delle Belle Arti 131
contenitorepalazzo, espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Viale delle Belle Arti 131
datazioneXIX ; 1866 (ca.) - 1866 (ca.) [bibliografia/analisi stilistica]
autoreBoldini Giovanni (Ferrara 1842/Parigi 1931),
materia tecnicaolio su tela
misurealt. 32, largh. 46.8,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero dell'Agricoltura
dati analiticiinterno con figura
notizie storico-criticheGiovanni Boldini, dopo una prima fase di formazione nella natia Ferrara, si recò nel 1864 a Firenze (cfr. Dini, 2002, vol I, p. 133), dove ebbe modo di studiare le novità introdotte dai Macchiaioli, alle quali però non aderì mai completamente. Pur rimanendo in stretto contatto con i protagonisti del gruppo, infatti, Boldini preferì introdursi nell'ambiente aristocratico dei pittori Michele Gordigiani e Cristiano Banti. Con quest'ultimo in particolare instaurò un rapporto di amicizia testimoniato da alcuni ritratti della sua famiglia, datati tutti attorno al 1866 e conservati a Firenze presso la Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti (cfr. Dini, 2002, vol. III, tomo I, nn.39, 40, 41, 43, 59). A questi si apparenta "L'amatore delle arti" della GNAM, da identificarsi, come ha già ipotizzato Sivellis, con il dipinto dallo stesso titolo esposto alla Promotrice di Belle Arti di Firenze del 1866 (cit.1973, pp. 278-279). Anche la bibliografia più aggiornata conferma tale datazione (Dini, 2002, vol. III, tomo I, n. 38; Boldini, 2005, p. 98). Comune ai ritratti dei Banti è, oltre alle dimensioni ridotte, l'inserimento della figura ritratta in atteggiamento disinvolto all'interno di uno scenario domestico borghese ricco di particolari, spesso rivelatori delle personalità o delle abitudini dell'effigiato (v. "Cristiano Banti alla spinetta", Dini, cit., n. 40).Ancora Sivellis afferma che "L'amatore delle arti" potrebbe costituire un ritratto di Telemaco Signorini, rappresentato con tratti lievemente caricaturali: in un disegno raffigurante Signorini in atto di leggere (cfr. Cecchi, 1962, ripr. p. 21), in effetti, il pittore presenta una notevole somiglianza con il personaggio dell'opera in questione. L'identificazione, tuttavia, resta del tutto ipotetica.La tela, di proprietà del Ministero dell'Agricoltura, è in deposito alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna dal 1954.
bibliografiaFortuna( 1968)pp. 28-29; Sivellis( 1973)p. 279; Borgogelli( 1989)p. 35; Spalletti( 1991)p. 16; Doria( 2000)n. 17; Dini F. - Dini P.( 2002)vol. III, tomo I, n. 38; Dini-Mazzocca-Sisi( 2005)p. 98; Di Majo-Lanfranconi( 2006)p. 117; Marini Clarelli-Ursino( 20
definizionedipinto
regioneLazio
provinciaRoma
comuneRoma
indirizzoViale delle Belle Arti 131
ente schedatoreS 51
ente competenteS 51
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Bertozzi F.; Funzionario responsabile: Compilatore scheda: Carrera M.; Funzionario responsabile: Piantoni G.Frezzotti S.
anno creazione1997; 2011
latitudine41.916344
longitudine12.482229

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