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bene culturale | scultura, opera isolata |
titolo | L'età del bronzo |
tipo scheda | OA_2.00 |
codice univoco | 12 00489169 |
localizzazione | RM, Romaviale Belle Arti 131 |
contenitore | palazzo, espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, viale Belle Arti 131, Sala espositiva - Sala 18 Roma 1911. L'anno del Cinquantenario. |
datazione | XIX ; 1875 (ca.) - 1877 (ca.) [bibliografia//documentazione//analisi stilistica] |
autore | Rodin Auguste (Parigi 1840 - Parigi 1917), |
materia tecnica | bronzo |
misure | alt. 174, largh. 42, prof. 42, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Galleria Nazionale d'Arte Moderna |
dati analitici | figura maschile in piedi, il braccio destro piegato sopra la testa, il braccio sinistro piegato con la mano all'altezza della testa, la gamba destra leggermente piegata |
notizie storico-critiche | Il modello in gesso, eseguito a Bruxelles tra la fine del 1875 e l'inizio del 1877, venne esposto nel 1877 presso il Cercle artistique di Bruxelles con il titolo "Le Vaincu" dove provocò un'accesa polemica. Rodin venne accusato di aver utilizzato calchi dal vivo e dovette giustificarsi presentando al comitato organizzatore le fotografie dell'opera in lavorazione e il modello, Auguste Neyt, giovane soldato dell'esercito belga (cfr. F. V. Grunfeld, Rodin. A Biography, London 1987, pp.98 - 106). L'accusa gli venne ripetuta l'anno seguente, alla partecipazione dell'opera al Salon del 1878, e solo 3 anni dopo egli riuscì a provare la sua buona fede (cfr. Le Normand-Romain 2001, n. 27). Dopo questo esordio, l'opera ebbe comunque molto successo, tanto che ne furono realizzati 53 esemplari in bronzo (cfr. comunicazione epistolare di J. Le Blay, del Musée Rodin di Parigi a E. di Majo, Gnam, del 22 agosto 1995). In seguito lo scultore cambiò il titolo in quello attuale, mentre all'esposizione al Pavillon de l'Alma nel 1900, l'opera s'intitolava "L'homme qui s'éveille". L'esemplare in esame fu venduto da Rodin per intermediazione di Ugo Ojetti dopo la prima Secessione romana del 1913, e fu fuso da Rudier nel marzo del 1914, 22° esemplare di questo soggetto. Tra gli altri esemplari noti (circa 40) si ricordano: il modello originale in gesso: Parigi, Musée Rodin (cfr. R. Crone, S. Salzmann, Rodin. Genius Rodin Eros und Kreativitat, Munchen 1991, p. 9, fig.); il primo esemplare in bronzo: Parigi, Musée d'Orsay, inv. RF 676 (cfr. Musée d'Orsay. Catalogue sommaire illustré des sculptures, Paris 1986, p. 232); una versione in bronzo: Parigi, Musée Rodin, inv. S. 986 (cfr. J. Vilain, Rodin, in "Beaux Arts, I Grandi Musei", p. 30, fig). |
bibliografia | Seconda Esp. Internaz. d'Arte della "Secessione"( 1914)p. 41 n. 44; Piroli( 1917)p. 73; Colasanti( 1923)p.185; Fleres( 1932)pp.14, 28, 53; Bucarelli( 1973)pp. 57, 160; Le Normand-Romain( 2001)p. 48 n. 27; Da Puvis de Chavannes a Matisse e Picasso( 2002)p. |
definizione | scultura |
regione | Lazio |
provincia | Roma |
comune | Roma |
indirizzo | viale Belle Arti 131 |
ente schedatore | S51 |
ente competente | S51 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Borghese D.; Funzionario responsabile: Compilatore scheda: Pesci F.; Funzionario responsabile: Frezzotti S. |
anno creazione | 1995; 2011 |
latitudine | 41.916344 |
longitudine | 12.482229 |