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bene culturale | dipinto, complesso decorativo |
titolo | La Chioma di Berenice |
soggetto | Berenice offre i suoi capelli a Venere |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00201558 |
localizzazione | Italia, Piemonte, TO, TorinoPiazzetta Reale |
contenitore | reggia, museo, Palazzo Reale, Piazzetta Reale, Museo di Palazzo Reale, piano terreno, 12, Piccolo appartamento del Re, cameretta verso la Biblioteca |
datazione | sec. XVII terzo quarto; 1650 - 1674 [analisi stilistica] |
autore | Casella Giovanni Andrea (notizie 1622-1684), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | alt. 175, largh. 145, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | Cornice di legno intagliato e dorato.Personaggi: Berenice. |
notizie storico-critiche | La tela, insieme con altre tre coerenti per stile e per iconografia, fa parte di un ciclo dedicato verosimilmente alle costellazioni. A nostro giudizio, sembra verosimile l'ipotesi che si tratti di opere provenienti dal Guardamobili e assemblate in un insieme eterogeneo per decorare il soffitto dell'ambiente. La data di quest'intervento di reimpiego è, per il momento, imprecisabile ma potrebbe collocarsi verso la metà del XVIII secolo, considerate le sagome delle incorniciature e gli ornati rocaille, pesantemente ripassati, che raccordano i diversi elementi: un sicuro terminus ante quem è la citazione degli "huit tableaux" ricordati nel soffitto di questa stanza dall'inventario del 1807. Il gesto della donna che, attorniata da due putti volanti in un cielo notturno, tiene in mano un ciuffo di capelli sul sommo del capo, permette d'identificarla con Berenice, la cui chioma assurge a simbolo dell'omonima costellazione. Anche se lo stato di conservazione non consente un giudizio sicuro, da un punto di vista stilistico si propone qui un accostamento alla produzione di Giovanni Andrea Casella, pittore luganese, attivo, insieme con il fratello Giacomo, nei cantieri di corte (Rivoli, Venaria, Valentino) e, nel 1633, nello stesso Palazzo Ducale: i confronti sembrano però indirizzarsi verso la produzione matura dell'artista, come sembra dimostrare il paragone tra il puttino di destra, di lato sapore morazzoniano, e l'angiolo che legge uno spartito nella Santa Cecilia del Duomo di Torino (ante 1652) o quello tra il profilo della donna e quello di Diana che saetta Ligdamo, affrescata alla Venaria (1600-1663). Le misure coincidono con quelle rilevate dall'inventariazione del 1966. |
bibliografia | Baudi di Vesme A.( 1963)v. I, pp. 282-284; Tamburini L. Dizionario Biografico degli Italiani( 1978)pp. 293-296; Di Macco M. in Romano G.( 1988)p. 56-57, 64; Perosino M. in Gregori,M./ Schleier E.( 1989)pp. 676-677 |
definizione | dipinto |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Torino |
indirizzo | Piazzetta Reale |
ente schedatore | S67 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Caldera M.; Funzionario responsabile: Astrua P.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Damiano S. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 2000 |
anno modifica | 2007 |
latitudine | 45.072658 |
longitudine | 7.686346 |