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bene culturale | dipinto, opera isolata |
titolo | La Festa dei Moccoletti (Il carnevale a Roma) |
soggetto | scena di genere |
tipo scheda | OA_2.00 |
codice univoco | 12 00489389 |
localizzazione | RM, Romaviale Belle Arti 131 |
contenitore | palazzo, espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, viale Belle Arti 131, Sala Psiche |
datazione | XIX ; 1852 - 1852 [data] |
autore | Caffi Ippolito (Belluno 1809 - Lissa 1866), |
materia tecnica | olio su tela |
misure | alt. 64.5, largh. 80, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Galleria Nazionale d'Arte Moderna |
notizie storico-critiche | In una lettera del 14 agosto 1837, Caffi affermava: "ho terminato un quadro da esporre qui all'Accademia [di Venezia]; è illuminato dalla luna nella parte superiore delle fabbriche; di sotto un numero infinito di moccoli, torce a vento, palloni di carta colorita [...]". Il dipinto a cui il pittore si riferiva dal titolo "L'ultima ora del carnevale a Roma" (due bozzetti databili al 1837 si conservano a Venezia, Galleria d'Arte Moderna di Ca' Pesaro) raffigurava l'ultimo giorno di carnevale a Roma, probabilmente la festa più popolare dell'Urbe moderna. I momenti salienti del martedì grasso erano la corsa dei berberi e, appunto, la sfilata dei moccoletti, una sorta di gara nel dover conservare il proprio lume acceso cercando di spegnere quello dei vicini. Via del corso diveniva nelle ore del tardo pomeriggio, un tripudio di luci, di illuminazioni multicolori dei fuochi d'artificio, che agli occhi di Caffi rappresentava un soggetto ideale e l'occasione per riprendere la festa notturna, lungo la prospettiva di palazzi di via del Corso, dove anche le finestre e i balconi erano illuminati e decorati. Caffi vinse la scommessa con se stesso a Venezia e l'opera riscosse un grande successo, tanto che il pittore la replicò in più di quaranta esemplari, in cui cambiava essenzialmente la prospettiva - a volte più centrale, altre più di sguincio - e la scelta del punto del corso da cui ritrarre la veduta. Il dipinto in esame, ad esempio, è una veduta di via del Corso all'altezza dell'ora distrutto palazzo Piombino di fronte piazza Colonna e palazzo Chigi, dove dai primi del Novecento, sorge la Galleria Colonna/ Alberto Sordi e si pone in stretta relazione, dal punto di vista compositivo e stilistico, all'analogo dipinto del Museo di Roma (cfr. A. Scarpa, in Caffi 2005, pp. 275-276), mentra al Thorvaldsen Museum di Copenhagen è conservata una veduta del Corso a carnevale all'altezza di palazzo Ruspoli. |
altra localizzazione | provenienza: Rm, Roma |
bibliografia | Bucarelli( 1958)pp.384-385; Avon Caffi( 1967)pp. 37-38; Pittaluga( 1971)p.87, n.35; Monteverdi( 1975); Eleuteri( 1987)p.141; Di Majo( 2006)n.2.6, p. 96 |
definizione | dipinto |
regione | Lazio |
provincia | Roma |
comune | Roma |
indirizzo | viale Belle Arti 131 |
ente schedatore | S51 |
ente competente | S51 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Biscaglia M.; Funzionario responsabile: Compilatore scheda: Piccioni, M.; Funzionario responsabile: Piantoni G.Frezzotti, S. |
anno creazione | 1995; 2011 |
latitudine | 41.916344 |
longitudine | 12.482229 |