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bene culturale | dipinto, opera isolata |
titolo | La predica di San Marco in una piazza di Alessandria |
soggetto | San Marco predica nella piazza di AlesSandria d'Egitto |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 03 00179917 |
localizzazione | Italia, Lombardia, MI, Milanovia Brera, 28 |
contenitore | palazzo, statale, Pinacoteca di Brera, Palazzo di Brera, via Brera, 28, Pinacoteca di Brera |
datazione | sec. XVI ; 1504 (ca.) - 1507 (post) [documentazione; analisi stilistica bibliografia] ; ; ; |
autore | Bellini Gentile (1432 ca./ 1507), Bellini Giovanni (1434 ca./ 1516), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | alt. 347, largh. 770, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Pinacoteca di Brera |
dati analitici | dipintoNR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | Attribuito già da Vasari (1550) a Gentile, attribuzione per altro sempre mantenuta, è solo con il ritrovamento di documenti (Molmetti, 1888; Paoletti, 1894) che si comincia a intravvedere anche la mano di Giovanni. Il più celebre dei Bellini sarebbe intervenuto per terminare l'opera del fratello lasciata incompleta a causa della morte di quest'ultimo sopraggiunta nel febbraio del 1507; distinguere le due mani è lavoro complesso che ha tenuto impegnata la critica lungo il corso del nostro secolo, e ulteriormente complicato dalle condizioni del dipinto: l'ultimo restauro ha evidenziato fino a quattro interventi precedenti situabili nel XIX secolo e già Pietro Edwards, che la scelse fra le pitture da inviare a Brera, la giudicava "opera singolare ma strapazzata dagli imperiti che ne fecero lo stacco". Si ritiene infine che l'opera sia stata resecata lungo i bordi e di conseguenza ridotta. Nel 1979 si è provveduto a eseguire radiografie di tutta lasuperficie pittorica e anche riflettografie all' infrarosso per individuare il disegno sottostante e l'idea compositiva di Gentile e distingue dunque il suo intervento dal succassivo strato soprastante dovuto alla mano di Giovanni.Brancati (1999, p. 35) analizza i tappeti raffigurati nel dipinto: tutti hanno un chiaro intento di arredo e quindi sono da individuare quali rappresentazioni della quotidianità del mondo orientale, conosciuto da Gentile nel suo viaggio a Costantinopoli. Oltre ai tappeti appesi alle finestre e ai balconi degli edifici (identificabili come tappeti ad ottagoni grandi), stesa in primo piano sul pavimento della piazza è una grande stuoia gialla che accoglie il numeroso gruppo di donne velate. Un'altra donna velata con abito oro, blu e verde è seduta su un piccolo esemplare di cui si intravvedono solo le frange e una larga testata monocroma (un Kilim baft). Gentile Bellini dipinse tappeti in altri suoi dipinti. La sua conoscenza di questi manufatti derivò probabilmente dal viaggio a Costantinopoli. |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Veneto, VE, Venezia |
altre attribuzioni | Bellini Gentile (Vasari 1550)Bellini Gentile (Sansovino, 1581)Bellini Gentile (Ridolfi, 1648)Bellini Gentile (Boschini, 1664)Bellini Gentile (Zanetti, 1773)Bellini Gentile e Giovanni (Molmetti, 1888)Bellini Gentile e Giovanni (Carotti, 1892)Bellini Gentil |
bibliografia | Pinacoteca Brera( 1990)v. III, pp. 44-51, n. 20; Brancati L.E.( 1999)p. 34, n. 4 |
definizione | dipinto |
regione | Lombardia |
provincia | Milano |
comune | Milano |
indirizzo | via Brera, 28 |
ente schedatore | S27 |
ente competente | S27 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Vami A.; Funzionario responsabile: Maderna V.; Trascrizione per informatizzazione: De Francesco A. (1998); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Cresseri M. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1994 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 45.468396 |
longitudine | 9.173009 |