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bene culturale | dipinto, opera isolata |
titolo | La vergine al Nilo (Sacrificio egiziano di una vergine al Nilo; Sacrificio al Nilo) |
soggetto | cerimonia funebre egiziana |
tipo scheda | OA_2.00 |
codice univoco | 12 00491568 |
localizzazione | RM, Romaviale delle Belle Arti, 131 |
contenitore | palazzo, espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, viale delle Belle Arti, 131, Salone dell'Ercole |
datazione | XIX ; 1865 - 1865 [data] |
autore | Faruffini Federico (Sesto San Giovanni, Milano, 1833 / Perugia 1869), |
materia tecnica | olio su tela |
misure | alt. 123, largh. 243, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Galleria Nazionale d'Arte Moderna |
dati analitici | raffigurazione di un rito egiziano; in primo piano, nelle acque del fiume, giace il corpo di una donna; edifici e gruppi di personaggi si scorgono in secondo piano. |
notizie storico-critiche | La vergine al Nilo fu presentata da Federico Faruffini all'Esposizione Nazionale di Brera del 1865, assieme ad altre opere aventi per soggetto temi antichi ed esotici. Il dipinto ricostruisce suggestivamente una cerimonia appartenente al costume degli antichi egizi, i quali, per propiziarsi il favore del dio Nilo ed assicurarsi il regolare svolgimento dell'alluvione che rende feconda la terra, erano soliti sacrificare una vergine, gettandola nella corrente del fiume. I numerosi studi preparatori dell'opera (di cui ventisette appartenenti alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma) documentano gli approfondimenti "filologici" di Faruffini su usi, costumi e architetture egiziani - nonché la sua faticosa ricerca compositiva, conclusa con la difficile scelta di suddividere la scena in due livelli ben diversificati, sia da un punto di vista pittorico che narrativo. Questa cerebrale contrapposizione di modelli diversi - più mossa, vibrante e riuscita la parte superiore, più aulica e accademica quella inferiore - contribuì a non convincere del tutto l'esigente critica milanese (cfr. Villari, 2006, p. 84). In seguito, deluso per l'esito della mostra e per i dissensi della critica, Faruffini partì per Parigi, portando il dipinto con sé. Nella città francese subì l'influenza di Thomas Couture e partecipò con successo alla vita artistica locale: infatti, nel 1867 ottenne la medaglia d'oro all'Esposizione Universale di Parigi con la tela (oggi dispersa) Cesare Borgia e Nicolò Machiavelli. Tornato in Italia, e ancora contrastato dalla critica ufficiale, decise di abbandonare la pittura e dedicarsi alla fotografia; sfiduciato e depresso, si uccise a Perugia nel 1869. Solo in seguito si comincerà a rivalutare ed elogiare tutta la sua produzione artistica, in particolar modo La vergine al Nilo, "suo capolavoro per genialità di composizione, per squisitezza di sentimento e per delicatezza di sensibilità coloristica..." (Colasanti, 1923, pp. 86-87). |
bibliografia | Piroli P.( 1917)p. 33; Colasanti A.( 1923)pp. 86-87; Fleres U.( 1932)p. 9; Bardi P. M.( 1934); Ottino Della Chiesa A.( 1954)pp. 61-62; Bucarelli P.( 1973)pp. 28-29; Finocchi A.( 1985)pp. 92-93 n. 88; Poppi C.( 1988)pp. 174, 319-320; Finocchi A.( 1989)pp. |
definizione | dipinto |
regione | Lazio |
provincia | Roma |
comune | Roma |
indirizzo | viale delle Belle Arti, 131 |
ente schedatore | S51 |
ente competente | S51 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Bertozzi F.; Funzionario responsabile: Compilatore scheda: Renzi A. M.; Funzionario responsabile: Piantoni G.Frezzotti S. |
anno creazione | 1997; 2011 |
latitudine | 41.916344 |
longitudine | 12.482229 |