notizie storico-critiche | Il dipinto, firmato e datato, venne acquistato dal Ministero degli Interni per lire 800 all'esposizione annuale della Promotrice del 1868. Dal momento che la Provincia di Torino, unitamente alla Prefettura, aveva sede, nel secolo XIX, presso il Palazzo delle Segreterie di Stato, divenuto di proprietà dell'Ente nel 1885, è molto probabile che esso sia stato incamerato tra i beni della stessa proprio in occasione dell'acquisto, o che sia stato concesso in deposito, in un momento successivo, dal Ministero degli Interni. L'episodio è tratto da Nicolò de' Lapi, secondo romanzo scritto da Massimo d'Azeglio (Torino, 1798-1866), che alternava l'attività di scrittore a quella di pittore, durante il soggiorno milanese a cavallo fra gli anni trenta e quaranta dell'Ottocento. Il volume venne pubblicato nel 1841 da tre stampatori milanesi associatisi per l'occasione, Paolo Fusi, Carlo Gola e Felice Airoldi, e narra le vicende dell'assedio, durato ben dieci mesi, posto alla repubblica di Firenze che rifiutava il ritorno della dinastia dei Medici, da parte dell'imperatore Carlo V nel 1529-1530. L'episodio storico, scelto dal D'Azeglio con l'evidente intento di promuovere il risveglio della coscienza nazionale di quel ceto liberal-moderato che prese parte ai moti del '48, ebbe un notevole successo di pubblico e anche una notevole fortuna dal punto di vista figurativo ispirando numerosi pittori, compreso il Biscarra (Torino, 1823-1894) che già nel 1846 dipinse un Nicolò de' Lapi e che, evidentemente, riteneva la tematica ancora attuale nel 1868, forse, più che per motivazioni di carattere patriottico, sebbene l'unità italiana non fosse stata ancora compiuta, per una personale propensione nei confronti della poesia e della narrativa. Tale interesse si manifesta in numerose opere dell'artista che gli valsero l'apprezzamento soprattutto di istituzioni pubbliche e ministeri. Bibliografia di riferimento, V. Bona, Catalogo degli Oggetti d'Arte ammessi alla XXVII Esposizione, catalogo della Mostra (Torino, Società Promotrice delle Belle Arti, 18 aprile 1868), Torino 1868, p. 14, n. 262; L. Rocca, Album della Pubblica Esposizione del 1868, Torino 1868, p. 52; A. Cifani, P. E. Fiora di Centocroci, F. Monetti, La quadreria e gli ambienti aulici di Palazzo Cisterna, Torino, 1996, p. IV; L. Faccchin, Raccolte d'arte in palazzo Dal Pozzo dela Cisterna. Schede storico-artistiche, in M. Cassetti-B. Signorelli, Il Palazzo Dal Pozzo della Cisterna nell'Isola dell'Assunta in Torino, Torino, 2004, p. 159. Per un profilo biografico aggiornato del pittore, E. Bellini, Pittori Piemontesi dell'Ottocento e del primo Novecento dalle Promotrici torinesi, Torino, 1998, pp. 41-44 (con quotazioni di mercato); A. Mascia, voce Costantino Sereno in P. Dragone (a cura di), Pittori dell'Ottocento in Piemonte. Arte e cultura figurativa 1865-1895, Torino, 2000, pp. 312-313. |