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bene culturale | dipinto, opera isolata |
titolo | Madonna con Bambino (La Madonna dell'albero) |
soggetto | Madonna con Bambino |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 03 00097739 |
localizzazione | Italia, Lombardia, MI, Milanovia Brera, 28 |
contenitore | palazzo, statale, Pinacoteca di Brera, Palazzo di Brera, via Brera, 28, Pinacoteca di Brera, sala XIX |
datazione | sec. XVI ; 1512 (ca.) - 1520 (ca.) [analisi stilistica; bibliografia] |
autore | Cesare da Sesto (1477/ 1523), |
materia tecnica | tavola/ pittura a olio |
misure | alt. 46, largh. 36, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Pinacoteca di Brera |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Personaggi: Madonna; Cristo Bambino. Piante: albero di frassino. |
notizie storico-critiche | Il titolo di "Madonna dell'albero", con cui solitamente è citata la tavola, è moderno. L'albero alle spalle della Madonna è stato identificato come alloro (Muntz, 1984) o come un frassino (M. Carminati, 1994). Le prime notizie sicure sul dipinto risalgono ali primi anni dell'Ottocento, quando il signore Antonio Sega di Milano aveva ceduto in deposito il dipinto alla Pinacoteca di Brera. In quella data il dipinto appare sul primo catalogo a stampa della Pinacoteca, stampato a cura di Gironi e Bisi.L'opera fu acquistata nel 1824 per lire 10.000 da Girolamo Sega, erede di Antonio. L'attribuzione a Cesare da Sesto, proposta già dal Gironi nel 1812, non è stata più messa in dubbio, se non dal Suida (Leonard und sein Kreis, Munchen 1929, p. 216) che assegnava il paesaggio alle spalle del gruppo al Bernazzano. Più controverso è il problema della datazione che oscilla tra il periodo giovanile del maestro (Morelli, 1897), il periodo fra il 1507 e il 1510 (Suida, 1929); il Nicodemi (1932), Scricchia Santoro (1986), Perissa Torrini (1992) propendono per una datazione non lontana dal Polittico di San Rocco (1523); Fiorio (1988), Leone De Castris (1988), Carminati (1989 e 1994), Marani (1990) ritengono che l'opera fu eseguita fra il 1515 e il 1520 circa, perchè il dipinto mostra ormai un avanzato processo di fusione fra l'esperienza leonardesca (gioco delle velature e ombre leggere), il classicismo raffaellesco (ricercate volumetrie della composizione), colorismo veneto (scelta dei timbri cromatici) e retaggi nordici ( particolare del ramo ritorto alle spalle della Vergine, citazione dell'Ercole al Bivio di Durer).Suggestioni leonardesche sono evidenti anche nella posa del Bambino, memore di alcuni studi di Leonardo per la "Madonna del gatto" e nell'idea stessa della composizione con l'albero al centro (cfr: Ritratto di Ginevra Benci).Tuttavia, come ha evidenziato la Perissa Torrini (1992), cesare da Sesto sembra, in questo dipinto, ispirarsi direttamente alla "Madonna della torre" di Raffaello (Londra, National Gallery); a Raffaello rimanderebbe anche il motivo della mano della Vergine che sostiene il piede del Bambino (cfr. Sacra Famiglia di Sanpietroburgo e Madonna Solly di Berlino).La documentazione di restauro è reperibile presso l'archivio della Soprintendenza ai Beni Artistici eStorici di Milano. |
altra localizzazione | luogo di collocazione successiva: Lombardia, MI, Milano |
bibliografia | Pinacoteca Brera( 1988)v. I, pp. 146-148, n. 100; Carminati M.( 1994)pp. 175- 179, n. 10 |
definizione | dipinto |
regione | Lombardia |
provincia | Milano |
comune | Milano |
indirizzo | via Brera, 28 |
ente schedatore | S27 |
ente competente | S27 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Faraoni M.; Funzionario responsabile: Maderna V.; Trascrizione per informatizzazione: Faraoni M. (1999); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Cresseri M. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1999 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 45.468396 |
longitudine | 9.173009 |