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bene culturale | dipinto, opera isolata |
titolo | Madonna del Rosario |
soggetto | Madonna del Rosario con San Domenico e Santa Caterina da Siena |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 03 00158483 |
localizzazione | Italia, Lombardia, MI, Milanovia Brera, 28 |
contenitore | palazzo, statale, Pinacoteca di Brera, Palazzo di Brera, via Brera, 28, Pinacoteca di Brera, sala XXX |
datazione | sec. XVII ; 1618 (ca.) - 1625 (ca.) [analisi stilistica; bibliografia] |
autore | Crespi Giovan Battista detto Cerano (1557 ca./ 1632), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | alt. 275, largh. 218, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Pinacoteca di Brera |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Personaggi: Madonna; Cristo Bambino; san Domenico; Santa Caterina da Siena. Figure: Angeli. Simboli mariani: corona; corona di rose. Simboli: (San Domenico) corona del rosario; (San Domenico) Giglio fiorito; (Santa Caterina da Siena) Cuore; (Santa Caterina da Siena) Giglio fiorito; (Santa Caterina da Siena) corona di spine. |
notizie storico-critiche | Il dipinto fu eseguito per l'altare maggiore della chiesa di Santi Lazzaro e Domenico, appartenente al convento delle Domenicane di San Lazzaro.Entrato a far parte delle collezioni della Pinacoteca di Brera, a seguito delle soppressioni del 1798, fu esposta nella sala di Raffaello, nell'allestimento del Bossi e riprodotta nella monumentale opera di Bisi e Gironi, dedicata ai più importanti dipinti della Pinacoteca. L'opera è sempre stata considerata come uno dei maggiori esempi della interpretazione conservatrice cattolica del Cerano, che ben interpretava la 'pietosa cautela', tanto raccomandata da Federico Borromeo. L'ipotesi di una datazione verso la fine del secondo decennio del XVII secolo è confermata da una serie di documenti dell'Archivio Storico di Milano ( Fondo di religione, parte antica, n. 1865) che comprovano la commissione nel 1618 ed il saldo nel 1621 a Panfilo Nuvolone di una serie di affreschi con 'Storie del ricco Epulone', sulla cornice sopra la pala. Dell'opera sono note due copie: una nella parrocchiale di Castelspina (AL) e una nella parrocchiale di Settala, copia del Gherardini dall'originale del Cerano, ora a Brera. L'importante pala realizzata per la chiesa di san Lazzaro e Domenico fu anche modello per un dipinto, già attribuito a Van Dyck, ma sicuramente del Cerano e bottega, facente parte della collezione Mansi di Lucca, e ora nelle Gallerie degli Uffizi. |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Lombardia, MI, Milano |
bibliografia | Pinacoteca Brera( 1989)v. II, pp. 194-196, n. 106; Brera nascosta( 1991)p. 104; Cerano protagonista( 2005)pp. 81 - 87 |
definizione | dipinto |
regione | Lombardia |
provincia | Milano |
comune | Milano |
indirizzo | via Brera, 28 |
ente schedatore | S27 |
ente competente | S27 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Vami A.; Funzionario responsabile: Maderna V.; Trascrizione per informatizzazione: De Francesco A. (1998); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Cresseri M. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1994 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 45.468396 |
longitudine | 9.173009 |