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bene culturale | dipinto |
titolo | Madonna della gatta |
soggetto | Sacra Famiglia con San Giovanni Battista bambino, Sant'Elisabetta e San Zaccaria |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00034992 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, Firenzepiazzale degli Uffizi |
contenitore | palazzo, statale, Palazzo degli Uffizi, Complesso vasariano, piazzale degli Uffizi, Galleria degli Uffizi, sala 35 (sala del Barocci e della Controriforma Toscana) |
datazione | sec. XVI ; 1598 - 1598 (ca) [bibliografia] |
autore | Barocci Federico detto il Fiori (1528-1535/ 1612), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | cm, alt. 236, largh. 180, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | n.p.Soggetti sacri: Sacra Famiglia con San Giovanni Battista bambino Santa Elisabetta e San Zaccaria. Personaggi: Gesù Bambino; Madonna; San Giuseppe; San Giovanni Battista bambino; Santa Elisabetta; San Zaccaria. Animali: gatto. Interno. Vedute: veduta di Urbino. |
notizie storico-critiche | E' così descritto nell'inventario della Guardaroba dei duchi Della Rovere della Biblioteca Oliveriana di Pesaro del 1623 (460, 43 v.): "Quadro uno grande di mano del Baroccio della visitazione di S.ta Elisabetta ... fu fatta per la Cappella di papa Clemente quando passò". Quindi, nella Nota dei quadri buoni che sono in Guardaroba di Urbino, del 1631 (Firenze, Archivio di Stato, XXIV, 88, 10): "Uno detto (quadro) in tela. La visitazione che fece Sant'Elisabetta alla Madonna, del Barroccio". Poi, nella Revisione di Guardaroba (Firenze,Guard. 674, c. 272): "Un quadro in tela alto b. 5 largo b. 3 dipintovi N. Signore nella culla, la Madonna, S.Giovannino, Sant'Elisabetta e una gatta. Del Baroccio". Un dipinto simile è descritto anche dal Bellori nel 1672 (Le vite de' pittori, p. 193). Il Baldinucci conosceva la redazione pervenuta a Firenze. Nuova menzione del quadro si ha solo nel 1913 quando il Poggi e il Di Pietro lo ricordano come danneggiato da un incendio nei magazzini delle Gallerie. Ivi si trova infatti in istato di abbandono. La composizione nella sua integrità è ricordata da una piccola copia in collezione privata, già pubblicata dal Venturi (Storia dell'Arte, IX, VII, fig. 516) e ora ripresentata dall'Emiliani. Si conoscono molti disegni preparatori per l'originale. Fu copiato in arazzo dal Fevère nel 1664 (l'arazzo è a Palazzo Pitti). |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Italia, Toscana, PU, Pesaro; luogo di provenienza: Italia, Toscana, FI, Firenze |
bibliografia | Bellori G.P.( 1672); Baldinucci F.( 1808-1812)v. IX, p. 339; Krommes R.H.( 1912)pp. 81-82; Mostra Cartoni( 1912-1913)p. 47; Di Pietro F.( 1913)p. 168; Gronau G.( 1936)pp. 70-71; Olsen H.( 1962)pp. 188-190; Mostra Federigo( 1975)pp. 175-179 |
definizione | dipinto |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | piazzale degli Uffizi |
ente schedatore | S156 |
ente competente | S156 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Bellini F.; Funzionario responsabile: Paolucci A.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Caldini R. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Caldini R. (2006), Referente scientifico: Sframeli M.; |
anno creazione | 1975 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 43.768826 |
longitudine | 11.255744 |