contenitore | palazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, P.zza Pitti, 1, Galleria d'Arte Moderna, magazzino Ieri |
notizie storico-critiche | Mario Fallani inizia a dipingere intorno al 1954, con uno stile vicino all'informale, soprattutto interessato alla sua accezione action painting. Dal 1961 al 1968 l'artista si trasferisce negli Stati Uniti, dove dipinge opere di carattere figurativo: spesso il quadro si mostra come un insieme di studi, alla maniera pop, ma l'interesse è diverso, volto al recupero del disegno, al ritorno alla costruzione di figure e alla loro collocazione nello spazio. Tra il 1964 e il 1965 Fallani realizza dipinti ancora riferibili alla Pop Art, ma intorno al 1965 i suoi quadri si avvicinano piuttosto alla meticolosità iperrealista. Al ritorno in Italia (1968), l'artista si dedica ad uno studio attento di piante e foglie che rappresenta fedelmente variandone la scala e facendone soggetti a tutto campo: "La leggibilità delle morfologie è accresciuta dalla macroscopizzazione degli elementi come guardati attraverso una lente rivelatrice della quintessenza vegetale" (Santini, 1986, p. 24). Nel 1971 dipinge molte vedute ravvicinate di elementi architettonici e di arredo: cancelli, cornici, fontanelle, recinzioni, vasi, piante e foglie, che vanno ad unirsi a quelli del repertorio americano: ventilatori, lampadine, sacchetti di plastica; l'attenzione alla luce, che assume un valore sempre più trasfigurante,si affianca ora ad artifici costruttivi, che trasmettono sempre, comunque, una forte emotività. La grata rappresentata in `Marciapiede' si presta al confronto con un altro quadro del 1971, `La grata' (olio su tela, 90x90) dove la piccola inferriata ottocentesca costituisce uno `sfondo a tutto campo', di fronte alla quale sono collocati alcuni oggetti resi in maniera nitida e dettagliata: lampadine, fogli di carta spiegazzata, un cubo. Nel quadro del Fiorino, l'artista raffigura una sorta di natura morta cittadina, con una grata di aereazione ed una grande pianta verde in primo piano, dove il taglio estremamente radente al suolo isola i soggetti creando un'immagine suggestiva e al tempo stesso fortemente `oggettuale'. Con `Marciapiede' Fallani vince, ex-aequo con Giorgio Bellandi, il Premio del Fiorino del 1971. Il quadro diviene così di proprietà dell'Unione Fiorentina che ne fa dono, come consuetudine, alla Galleria d'Arte Moderna di Firenze. Si noterà infine che nel catalogo della mostra del 1971, non risulta che Mario Fallani partecipasse con `Marciapiede' (attualmente conservato nel magazzino Ieri) bensì con `Prat n.4' e `Famiglia' (cfr. XX Premio, 1971, p. 243). |