notizie storico-critiche | Il dipinto, unitamente ad altre opere, secondo una politica di promozione degli artisti di origine piemontese o attivi in Piemonte, promossa dall'Ente nel corso del Novecento, venne acquistato dalla Provincia di Torino all'Esposizione della Società Promotrice delle Belle Arti del 1941 per L. 3.000, XIII Esposizione del Sindacato Interprovinciale Fascista di Belle Arti in Torino, catalogo della mostra (Torino, Palazzo della Società Promotrice, maggio-giugno 1940), Torino, 1941, p. 27, n. 118. L'autore (Torino, 1883-1965), pittore, disegnatore e xilografo, piuttosto schivo nei confronti della critica contemporanea, nonostante una consistente presenza alle esposizioni della Promotrice e del Circolo degli Artisti a partire dal primo decennio del Novecento, è stato oggetto di limitati contributi. Formatosi all'Accademia Albertina, ove non completò il curriculum di studi, insoddisfatto per l'insegnamento tradizionale ed interessato, sulla scia delle frequentazioni di Felice Carena e di Leonardo Bistolfi, alla cultura figurativa europea ed in particolare simbolista, esordì alla Promotrice torinese nel 1903. Le opere dei primi decenni, contraddistinte da una forte componente disegnativa, sono dominate dalla riflessione su tematiche simboliste, mentre la critica lo apprezzò maggiormente come autore di ritratti. Nel corso del terzo e quarto decennio del Novecento scelse di rimanere fedele alle scelte figurative della giovinezza e tese ad un sostanziale isolamento, limitando la sua produzione ad una clientela di amici estimatori. Amò molto dipingere il paesaggio, sia la campagna che, come nel caso in esame, il mare, venandolo di sottili inquietudini e di riflessioni esistenziali e lavorando su una tavolozza dai colori cupi e severi. Mario Reviglione. Mostra postuma, catalogo della mostra (Torino, Galleria d'Arte Fogliato, 13-29 ottobre), Torino, 1966, s.p.; E. Bellini, Pittori Piemontesi dell'Ottocento e del primo Novecento dalle Promotrici torinesi, Torino, 1998, pp. 346-348 (con quotazioni di mercato); G. Gianasso, voce Mario Reviglione, in P. Dragone (a cura di), Pittori dell'Ottocento in Piemonte. Arte e cultura figurativa 1895-1920, Torino, 2003, pp. 356-357. La cornice, sia per la tipologia, estremamente semplice, sia per la presenza sul retro di etichette inventariali dell'Ente e dell'esposizione alla Promotrice, è da considerarsi coeva al dipinto. |