immagine | - immagine non disponibile - |
bene culturale | monumento ai caduti, ad ara, monumento ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale |
titolo | monumento ai caduti |
soggetto | figura di soldato morto |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 13 00283084 |
localizzazione | ITALIA, Abruzzo, PE, Caramanico Termestrada statale 487 |
contenitore | cimitero, cimitero comunale, strada statale 487, cimitero / ingresso / lato destro |
datazione | sec. XX ; 1961 - 1961 [iscrizione] |
autore | D'Antino Nicola (1880/ 1966), |
materia tecnica | bronzotravertino |
misure | cm, alt. 140, largh. 218, prof. 70, cm, alt. 38, largh. 272, prof. 220, |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale, comune di Caramanico Terme |
dati analitici | Il monumento presenta una sorta di ara funebre marmorea, sulla quale giace il corpo rigido e composto di un soldato. La figura, in bronzo, è stesa su un giaciglio e congiunge le mani su una spada corta. Il soldato, inoltre, ha gli occhi chiusi e il viso leggermente rivolto verso destra. Il basamento, sulla cui fronte scorrono la scritta dedicatoria e la data di posa, è posto sul fondo di una pedana, scandita, frontalmente, da due gradini. L'insieme è inserito in una suggestiva nicchia, composta da piante rampicanti.Figure: soldato. Armi: spada. |
notizie storico-critiche | Il monumento è stato inaugurato, alla presenza del ministro degli Interni Giuseppe Spataro, nel 1961. L’opera era stata commissionata allo scultore Nicola D’Antino, nato a Caramanico Terme nell’ottobre del 1880, e collocata nel pieno centro del paese. Probabilmente, l’immagine di un “soldatino semplice, composto nel decoro ordinato della morte, privo degli orpelli di tripoli e allori”, disattese le aspettative dei committenti che, in seguito, spostarono l’opera all’ingresso del cimitero comunale. È interessante sottolineare il confronto tra questo monumento e quello realizzato per il comune di Pianella, nel 1922, caratterizzato da una leggera ed eterea Vittoria alata. Tra le due commissioni, si inserisce il dramma del secondo conflitto mondiale, con le immani sofferenze imposte al territorio. Tali eventi, evidentemente, hanno influenzato e modificato lo spirito dell’artista. Il soldato, infatti, non ha nulla di etereo ma anzi si impone per la rigidità delle proprie forme, per il senso di pesantezza che lo caratterizza. Colpiscono, poi, le ciglia degli occhi: grandi, lunghe, come quelle delle bambole, ma anche simili a cicatrici, a punti di sutura, quasi ad indicare l’irreversibilità del sonno eterno. Per le fonti e per la citazione si veda: Chiara Marini, “Mostra conoscitiva. Nicola D’Antino”, Tipografia La Stampa, Pescara, 2013; Gabriella Albertini, “Nicola D’Antino”, in Di Carlo E. (a cura di), Gente D’Abruzzo. Dizionario Biografico, Andromeda Editrice, 2006, vol. III C-D. |
georeferenziazione | localizzazione fisica: x: 14.004785266; y: 42.149569908; metodo di georeferenziazione: punto esatto; tecnica di georeferenziazione: rilievo da foto aerea senza sopralluogo; base di riferimento: ICCD1004366_OI.ORTOI; 14-12-2014; (2382896) -ORTOFOTO 2006- ( |
definizione | monumento ai caduti, ad ara |
denominazione | monumento ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale |
regione | Abruzzo |
provincia | Pescara |
comune | Caramanico Terme |
indirizzo | strada statale 487 |
ente schedatore | S106 |
ente competente | S106 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Pellino C.; Funzionario responsabile: Tomassetti P.L. |
anno creazione | 2014 |
latitudine | 42.149570 |
longitudine | 14.004785 |