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bene culturale | dipinto, opera isolata |
titolo | Morte di Cleopatra |
soggetto | Cleopatra si fa pungere da aspidi |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 18 00109778 |
localizzazione | Italia, Calabria, CS, CosenzaVia G. B. Gravina |
contenitore | palazzo, museo, Galleria Nazionale, Palazzo Arnone, Via G. B. Gravina, Galleria Nazionale, interno |
datazione | secc. XVII/ XVIII fine/inizio; 1690 - 1710 [bibliografia] |
autore | Giordano Luca (1634/ 1705), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | cm., alt. 151, largh. 203, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | Tela raffigurante Cleopatra, due ancelle e due soldati romani.Personaggi: Cleopatra. Figure: due ancelle; due soldati romani. |
notizie storico-critiche | Il dipinto è realizzato, probabilmente, a pendant con la tela rappresentante la morte di Lucrezia. In effetti, la rappresentazione congiunta delle due donne, unite dal gesto suicida che stanno per compiere ma divise da valenze di segno contrario, rientrerebbe nell'ottica moraleggiante del barocco. Ad una lettura per contrasto, infatti, castità e fedeltà coniugale, virtù attrubuibili a Lucrezia, vengono valorizzate da seduzione e lussuria, vizi propri di Cleopatra. Per quanto riguarda la storia del dipinto, sappiamo da Bernardo De Dominici che Luca Giordano riceve, da Andrea d'Avalos, la commissione per l'esecuzione di alcuni "[...] bellissimi quadri di favole, o d'historie come di Lucrezia con Tarquinio, di Cleopatra moribonda con le ancelle [...]". Oreste Ferrari ha cercato un possibile rapporto fra le due tele in esame ed il passo del De Dominici. Tuttavia i dipinti sinora rintracciati dallo studioso come provenienti con certezza dalla collezione d'Avalos sembrano improntati ad un maggiore "venetismo tizianesco" mostrando una maggiore libertà d'impaginazione, una pennellata più sciolta, una gamma cromatica ricca e luminosa. Diversamente, i dipinti cosentini mostrano un impianto compositivo più classico. Daria Borghese, che nel 2003 compila la scheda per il catalogo della mostra cosentina curato da Rossella Vodret, ipotizza che il pittore sia ritornato sullo stesso soggetto realizzato per Andrea d'Avalos a distanza di qualche decennio. |
bibliografia | Ceccarelli A.( 1992)p. 11; Ferrari Oreste/ Scavizzi G.( 1992)v. I pp. 276 ss., 313-314; Moormann M. E./ Uittierhoeue W.( 1997)pp. 237 ss., pp. 455 ss.; Ceraudo G.( 1999)pp. 97-101; Ceraudo G.( 2000)pp. 18, 19; Caputo R.( 2001)pp. 22-27; Luca Giordano( 200 |
definizione | dipinto |
regione | Calabria |
provincia | Cosenza |
comune | Cosenza |
indirizzo | Via G. B. Gravina |
ente schedatore | S112 |
ente competente | S112 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Primicerio A.; Funzionario responsabile: Iannace R.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Tufaro R. (2007); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Tufaro R. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 2005 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 39.290705 |
longitudine | 16.261770 |