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bene culturale | dipinto, opera isolata |
titolo | Natività |
soggetto | natività di Gesù |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 03 00180288 |
localizzazione | Italia, Lombardia, MI, Milanovia Brera, 28 |
contenitore | palazzo, statale, Pinacoteca di Brera, Palazzo di Brera, via Brera, 28, Pinacoteca di Brera, deposito |
datazione | sec. XVI ; 1520 (ca.) - 1520 (ca.) [analisi stilistica; bibliografia] |
autore | Palmezzano Marco (1459-1463/ 1539), |
materia tecnica | tavola/ pittura a olio |
misure | alt. 108, largh. 126, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Pinacoteca di Brera |
dati analitici | NR (recupero pregresso)NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | Non è conosciuta la collococazione originaria del dipinto. Di questo, che è certamente una delle invenzioni compositive di Marco Palmezzano più impegnative, è nota un'altra versione di formato appena più verticale e di dimensioni leggermente inferiori (Berlino, Gemaeldegalerie). Il dipinto berlinese giunse nella sua collocazione attuale nel 1812 con la collocazione Solly; la sua storia critica è legata ad una falsa lettura del cartellino e all'assegnazione ad un improbabile Rocco Zoppo; tuttavia Cavalcaselle la avvicinava alla scuola umbra, ad un seguace di Signorelli o Palmezzano (sulla tavola di Berlino e sulle sue differenze con la redazione milanese, cfr. M. Ceriana, in Marco Palmezzano, 2006, p. 308). Il formato più allungato della pala di Brera conferisce alla composizione una più stringente logica compositiva e nelle parti meglio conservate, essa mostra una stesura di gran lunga superiore dal conto di vista qualitativo (cfr. lo sperone roccioso al centro e la cavalcata sullo sfond nonchè l'architettura); si noti inoltre che nella redazione braidense è aggiunta una figura di donna velata fra il bue e l'asino, assente nella redazione berlinese.L'impostazione spaziale deve molto alle soluzioni di Melozzo da Forlì (Loreto). L'architettura appare eccezionale nell'opera di Palmezzano, dove normalmente non si trova una simile precisione nell'evocare ruderi antichi, e anzi si predilige una incorniciatura architettonica particolarmente sontuosa. L'architettura della "Natività" allude ad un'architettura treatrale antica, che potrebbe essere ben confrontata con la restituzione del Sangallo del teatro di Marcello (Biblioteca Apostolica Vaticana, Cod. Barberiniano 4424, f. 4). Una simile soluzione poteva forse alludere a quello che allora si credeva essere stato il Tempio della Pace (cioè la Basilica di Massenzio).L'opera è stata datata da Angelo Mazza al 1520 circa, ad un periodo successivo la redazione del dipinto di Berlino, per confronti con la pala dei minori osservanti di Brisighella. Secondo Ceriana (in Marco Palmezzano, 2006, p. 310) Palmezzano conservò in bottega il cartone con l'invenzione concepita a cavallo dei due secoli, riutilizzandolo su richiesta di un committente in anni ormai maturi. |
altra localizzazione | luogo di collocazione successiva: Lombardia, MI, Milano |
bibliografia | Pinacoteca Brera( 1991)v. IV, pp. 293-294, n. 156; Marco Palmezzano( 2006)p. 308, n. 45 |
definizione | dipinto |
regione | Lombardia |
provincia | Milano |
comune | Milano |
indirizzo | via Brera, 28 |
ente schedatore | S27 |
ente competente | S27 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Vami A.; Funzionario responsabile: Maderna V.; Trascrizione per informatizzazione: Faraoni M. (1999); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Cresseri M. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1994 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 45.468396 |
longitudine | 9.173009 |