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Opera d'arte nerone vestito da donna di Gallori Emilio (1846/ 1924), a Portoferraio

L'opera d'arte nerone vestito da donna di Gallori Emilio (1846/ 1924), - codice 09 01000002 di Gallori Emilio (1846/ 1924), si trova nel comune di Portoferraio nella provincia di Livorno sita in palazzo, Palazzina dei Mulini, NR (recupero pregresso), Pinacoteca Comunale Foresiana, collezione Mario Foresi
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bene culturalestatuetta, opera isolata
titolonerone vestito da donna
soggettofigura maschile in abito femminile
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 01000002
localizzazioneItalia, Toscana, LI, PortoferraioNR (recupero pregresso)
contenitorepalazzo, Palazzina dei Mulini, NR (recupero pregresso), Pinacoteca Comunale Foresiana, collezione Mario Foresi
datazionesec. XIX ; 1873 - 1873 [NR (recupero pregresso)]
autoreGallori Emilio (1846/ 1924),
materia tecnicaterracotta
misurealt. 35, largh. 17,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Portoferraio
dati analiticiGiovane uomo in abito femminile. L'uomo, con folti capelli ricci e una lie ve barba sotto il mento, tiene la mano sinistra al petto mentre con la des tra, oggi mutila, reggeva uno specchio. La figura indossa un diadema, e un velo che ricade dietro le spalle, degli orecchini e una tunica riccament e ornata sul bordo inferiore.Personaggi: Nerone. Abbigliamento: abiti femminili.
notizie storico-criticheBozzetto in terracotta raffigurante il giovane Nerone in abiti femminili. L'imperatore ha il volto inconiciato da una folta capigliatura e barbetta . Sulla testa una diadema e un velo che ricade sulle spalle. Alle orecchie due grossi pendagli. La leggera e scollata veste è coperta da una tunica più ampia e pesante, riccamente decorata sul bordo inferiore. L'uomo tiene la mano sinistra, riccamente inanellata, al petto, mentre il braccio des tro, che era proteso lateralmente e sorreggeva uno specchio, è rimasto mut ilo. La scultura fu preparata dall'esordiente Gallori durante la frequenza dei corsi dell'Accademia fiorentina (dove fu allievo di Costoli e Lessi), destinata all'Esposizione Universale di Vienna del 1873. La commissione n ominata per la selezione delle sculture da inviare per l'occasione esclus e tuttavia l'opera: come già era successo a Cecioni il tema scelto e l'ecc essivo realismo della rappresentazione avevano dato scandalo. Gallori avev a trasformato un soggetto tragico per eccellenza, Nerone, in "una di quel le grasse femmine da bordello, che abitano nelle umide stanze delle strade tte luride, vicino ai porti delle città di mare. Intorno al viso sfacciato e tondo una barba corta orna schifosamente il di sotto del mento e le gua nce" (Boito 1877 p. 333). Dopo la bocciatura da parte delle autorità accad emiche, gli amici dello scultore fecero una sottoscrizione per permettergl i la traduzione in gesso da inviarsi in America. Il bozzetto elbano riman e l'unica preziosa testimonianza della scultura: il gesso in maggiori dime nsioni fu distrutto durante il naufragio della nave diretta negli Stati Un iti. Nel 1925 Mario Foresi pubblicò un articolo nel quale veniva sottolin eata l'importanza storica della terracotta di Gallori, del quale la Pinac oteca possiede anche il ritratto di Jacopo Foresi. Mario, nipote di Jacopo Foresi, riconosceva all'avo il merito di avere intuito l'importanza e il talento del Gallori. Questi rappresenta uno dei più importanti esponenti del realismo in scultura. Dopo l'iniziale formazione fiorentina si reca a Napoli, dove vince una borsa di studio, ed entra in contatto con l'ambient e culturale orientato verso il realismo. Nel 1867 si trasferisce a Roma. N el '73 realizza il "Nerone vestito da donna" suscitando polemiche sia tra i tradizionalisti che tra gli stessi innovatori. Nel 1874 è a Londra dove rimane quattro anni. Nel 1883 ottiene l'incarico per il monumento di Garib aldi, inaugurato a Roma, sul Gianicolo, nel 1893. L'opera resta la testim onianza più significativa dello scultore. Nel 1886 vince il concorso per i l monumento a Metastasio. Tra le sue opere si ricordano il monumento dedic ato a Giuseppe Garibaldi e quello a Francesco Ferrucci.
bibliografiaBoito C.( 1877); Foresi M.( 1925); De Micheli M.( 1992); Panzetta A.( 1994)
definizionestatuetta
regioneToscana
provinciaLivorno
comunePortoferraio
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreS39
ente competenteS39
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Bartolotti E.; Funzionario responsabile: Baracchini C.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Del Lungo S. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1998
anno modifica2007
latitudine42.795397
longitudine10.320102

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