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bene culturale | dipinto, opera isolata |
titolo | Ninfee rosa |
soggetto | Ninfee |
tipo scheda | OA_2.00 |
codice univoco | 12 00490949 |
localizzazione | RM, Romaviale delle Belle Arti n.131 |
contenitore | palazzo, espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, viale delle Belle Arti n.131, Galleria Nazionale d'Arte Moderna |
datazione | XIX ; 1897 (ca.) - 1899 (ca.) [bibliografia] |
autore | Monet Claude (Parigi 1840 / Giverny 1926), |
materia tecnica | olio su tela |
misure | alt. 81, largh. 100, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Galleria Nazionale d'Arte Moderna |
dati analitici | Stagno con tre ninfee rosa e numerose foglie di ninfea. |
notizie storico-critiche | L'opera era inizialmente proprietà di Michel Monet a Giverny, passò poi alla Galleria Katia Granoff di Parigi e alla Galleria Marlborough di Londra, dove venne acquistata dalla GNAM nel 1962.Il laghetto artificiale di Giverny costituisce uno dei soggetti più ricorrenti della produzione di Monet, a partire dal 1896 e soprattutto tra il 1904 e il 1906.Nel suo catalogo dell'opera di Monet, (1985, n.1507) D. Wildestein anticipava l'esecuzione dell'opera agli anni che vanno dal 1897 al 1899 ca. Lo studioso riteneva infatti che questo dipinto, insieme ad altri otto da lui pubblicati (n.1501-1508), fosse uno degli studi preliminari per le "Décorations de Nymphéas", cui l'artista lavorò dopo il 1897, stando alla testimonianza di Maurice Guillemot ("La reue illustré", 15/3/1898).Il giornalista aveva visto nell'atelier di Giverny dei grandi dipinti rappresentanti le ninfee e riferisce che, nel presentargli queste opere, Monet gli aveva parlato dell'effetto che avrebbe prodotto una loro giustapposizione in una stanza circolare. Si tratterebbe dunque di un primo progetto per le Grandes décorations de l'Orangérie del quale farebbe dunque parte l'opera della GNAM. Monet dimenticherà questa e le altre sette tele del gruppo fino al 1914, anno in cui scrive a Geoffroy: "Conto anche d'intraprendere grandi cose, e vi mostrerò alcuni vecchi tentativi di realizzarle che ho trovato in un ripostiglio" (lettera del 30/4/1914, cit. in Wildenstein, vol. IV, Documents, 1985, n.2116). Una fotografia di Monet nel suo primo atelier a Giverny, pubblicata da A. Arnyvèlde in un articolo intitolato Le peintre de la lumière (in "Je sais tout", 15/1/1914), è visibile il dipinto della GNAM. L'artista lavorò in questo primo atelier fino all'inizio del 1899.L'opera farebbe dunque parte della cosiddetta "prima serie" delle ninfee che, secondo R. Tassi (p.17), Monet eseguì tra l'agosto e il settembre 1897. |
altra localizzazione | ; provenienza: Inghilterra, Londra |
bibliografia | Arnyvèlde( 1914)p.35; Bucarelli( 1962)pp.369-373; Rouart - Rey - Maillard( 1972)p.185, ripr; Joyes - Gordon - Toulgouat - Forge( 1975)pp.88-89; Bucarelli( 1973)pp. 61, 149; Wildenstein( 1985)IV, n.1507; C. Monet: Nymphéas( 1986)n.5; C. Monet e i suoi amic |
definizione | dipinto |
regione | Lazio |
provincia | Roma |
comune | Roma |
indirizzo | viale delle Belle Arti n.131 |
ente schedatore | S51 |
ente competente | S51 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Capodieci L.; Funzionario responsabile: Compilatore scheda: Pesci F.; Funzionario responsabile: Frezzotti S. |
anno creazione | 1996; 2011 |
latitudine | 41.916136 |
longitudine | 12.482598 |